Recensione! Il Trono di spade, primo libro.
Ditemi
che non sono l'unica ad avere amici ossessionati da qualcosa. E magari che non
sono l'unica ad essere contagiata dagli amici. Comunque
sia, è questo il modo in cui ho conosciuto Trono di spade: tutti ne parlavano e
uno dei miei più cari amici mi chiese se gli acquistavo online due cofanetti
della serie tv mentre lui finiva i libri. Poi altri miei amici hanno iniziato a
seguirlo e, grazie agli sconti Mondadori che davano con le ricariche Vodafone,
mi sono presa il primo libro nell'edizione Smart collection (prezzo: 5,90€)
Trama: Nel Continente
Occidentale di Westeros, in seguito alla misteriosa morte del Primo
Cavaliere Jon Arryn, re Robert Baratheon, che aveva conquistato il trono
durante la battaglia del Tridente e lo aveva consolidato attraverso il
matrimonio con Cersei Lannister, nomina Eddard Stark, signore
di Grande Inverno, suo nuovo Primo Cavaliere. Alla morte di Robert,
intrighi di corte, tradimenti e desiderio di potere porteranno i Sette Regni
dell'Occidente alla guerra per la conquista del trono di spade. Intanto
nel nord di Westeros, presso la Barriera, i pochi e male
assortiti Guardiani della notte, tra cui Jon Snow figlio
bastardo di Eddard Stark, devono fronteggiare l'imminente arrivo
dell'inverno e proteggere il reame dalla minaccia dei Bruti e dalle creature
note come Estranei, risvegliatesi dopo secoli di assenza. Nel Continente
Orientale di Essos, invece, il crudele Viserys Targaryen cede in
sposa la sorella Daenerys al potente guerriero
nomade dothraki Khal Drogo per ottenere un esercito col quale
riconquistare il trono che è appartenuto alla sua famiglia per quasi 300 anni.
Recensione: Non sono mai
stata un'amante di fantasy o cose del genere ma, dopo aver visto e letto Hunger
Games, sono molto più flessibile, alias "leggo qualsiasi cosa perché non è
il genere in sé che può attirare ma la storia".
Dopo
essermi fatta contagiare dai miei amici, uno in particolare, l'ho letto. Ci ho
messo un po' perché ho avuto libri da leggere per la scuola ma ce l'ho
fatta. Linguaggio volgare in certi punti ma sicuramente meno di quanto si
possa udire girando per la piazza della propria città. E' scritto in maniera
fluente. Mi è piaciuto molto il fatto che ogni capitolo fosse dedicato a
un personaggio diverso e che si avesse la storia da punti di vista diversi,
cosa che non sono solita ad apprezzare perché penso che bisogni saperla
scrivere per bene e George R. R. Martin lo sa fare. In alcuni punti la
narrazione è più lenta che in altri. Il linguaggio è comunque scorrevole.
In poche
parole, non vedo l'ora di leggere il secondo (e di vedere anche la serie tv,
nonostante per me i libri siano sempre meglio dei film, fatta pura eccezione
per La ragazza di fuoco).
Commenti
Posta un commento