Recensione! Sotto il burqa, D. Ellis

Carissimi, anche quest'anno ho trovato un libro da leggere in due ore o poco più e si tratta di Sotto il burqa. Effettivamente è un libro per ragazzi e fa parte di una tetralogia ma mi è stato consigliato quando ho letto Le ragazze di Kabul (se cliccate sul titolo del libro, sarete reindirizzati alla recensione).
Come sarà andata?

Sotto il burqa, Deborah Ellis
Anno:2002

Casa editrice: Fabbri editori
Trama: Parvana, una ragazzina afghana di undici anni, già toccata dalla miseria e dal dolore della guerra, vede arrestare e sparire in carcere il proprio padre. In una Kabul in cui vigono le pesanti restrizioni imposte dai talebani a tutti i cittadini e alle donne in particolare, Parvana comincia allora la sua piccola sfida al regime. Si traveste da maschio, vende piccoli oggetti al mercato, scava nei cimiteri al recupero di ossa, pur di mantenere la sua famiglia, che ora dipende solo da lei. Condivide piccole gioie, speranze e paure con la sua amica di sventura Shauzia e attraverso i loro occhi di bambine il lettore è indotto a riflettere sulla violenza, sull'ingiustizia, sull'insensatezza che hanno provocato tante sofferenze e travolto tante speranze di bambini.
Recensione: Come ben sapete, non è il primo libro che leggo sulla guerra in Afghanistan ma è il primo indicato come libro per ragazzi. In tutti i precedenti, da quelli di Hosseini a quello di Roberta Gately, Kabul viene sempre rappresentata come una città non toccata o toccata solo in parte dalla distruzione della guerra. Qui non solo viene descritta nel bel mezzo della guerra - il romanzo dovrebbe essere ambientato nel 1996/1997 - ma viene anche descritta la vita di una ragazzina di 10/11 anni il cui padre è stato arrestato e deve fingersi un ragazzo per poter mantenere la sua famiglia. Tutti i libri che ho avuto occasione di leggere sull'Afghanistan, sono fortemente femministi. Cosa assolutamente positiva, specie se pensate a come i talebani e tutti gli invasori dello stato vedono e trattano le donne. Anche questo non è da meno: tutti i personaggi del libro sono donne o ragazze che vogliono solo migliorare la loro vita e quella del paese. Questo romanzo parla del coraggio e della forza di queste donne sottomesse ai talebani, a come siano costrette a farsi forza per poter andare avanti.
Essendo il primo di una tetralogia, si ferma proprio sul più bello e ti costringe a pensare di prendere anche il secondo.
Lo stile della scrittrice è decisamente adatto ai ragazzi giovani e lo proporrei come libro da leggere in classe (non so se lo fanno, quando andavo a scuola io non mi è mai stato proposto un libro del genere).
La cosa che mi fa rabbia è che questi quattro libri, ciascuno molto corto, sono stati divisi quando invece si poteva fare un volume oppure anche solo due. Sarebbero stati più lunghi vero, ma il costo sarebbe stato minore. Ma questa è una mia osservazione inutile, specie perché io ho preso il libro in scambio. Ma non importa, sono una persona lamentosa, fateci l'abitudine.
Voto: 3,5/5

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