Recensioni brevi! I miei "disperatamente abbandonati" Parte II
Eccomi
con la seconda parte delle recensioni sui "disperatamente
abbandonati" (la prima la trovate a questo link: Prima Parte). Questo sarà molto più breve perchè parlerò di libri
abbandonati come minimo tre anni fa.
Si
riparte!
Siddharta, Hermann Hesse
Trama: Chi è Siddharta? È uno che
cerca, e
cerca soprattutto di vivere intera la propria vita. Passa di esperienza in
esperienza, dal misticismo alla sensualità, dalla meditazione filosofica alla
vita degli affari, e non si ferma presso nessun maestro, non considera
definitiva nessuna acquisizione, perché ciò che va cercato è il tutto, il
misterioso tutto che si veste di mille volti cangianti. E alla fine quel tutto,
la ruota delle apparenze, rifluirà dietro il perfetto sorriso di Siddharta, che
ripete il «costante, tranquillo, fine, impenetrabile, forse benigno, forse
schernevole, saggio, multirugoso sorriso di Gotama, il Buddha, quale egli
stesso l’aveva visto centinaia di volte con venerazione»
Recensione: Non sono un'amante di libri sulla
spiritualità o sulla filosofia (vi basti pensare che ci ho messo settimane per
leggere la parte del viaggio in India di Mangia, Prega, Ama di cui presto
leggerete una recensione) ma, dopo il terremoto, non avevo altro da
leggere.
L'ho
abbandonato per la pesantezza, la noia e la mia incomprensione. Un po' come
L'Etranger di Camus, che però ero obbligata a leggere.
Lo
rileggerò? Forse nemmeno nella prossima vita.
Alice nel Paese delle Meraviglie,
Lewis Carroll
Trama: Nel Paese delle
Meraviglie non valgono le leggi della fisica: si cade per chilometri (forse, ma
non si è sicuri) senza farsi niente. Non valgono le leggi del buon senso e
dell'educazione: una fanciulla britannica di buona famiglia può permettersi di
bere intrugli quantomeno sospetti, o di sbocconcellare funghi magici seguendo i
consigli di un bruco drogato. Può infrangere tutte le noiose poesie edificanti
propinatele da pseudopoeti bacchettoni, stravolgendole in strofe di una
crudeltà e di un'anarchia inaudite. Nel Paese delle Meraviglie non ci sono
regole predefinite: è una bambina disambientata a creare il mondo e le entità
che lo popolano. Alice non va dove la porta il cuore: va dove la porta il caos.
Recensione: Chi ha detto che era bello? Ho regalato perfino
il dvd del cartone ad una mia amica pur di non riguardarlo. Il caos totale. Da
manicomio. Non ci capivo nulla dalla tanta confusione che faceva. E il cartone
non è migliore. L'ho abbandonato dopo una settantina di pagine. Con tanto di
mal di testa.
L'isola del Tesoro, Robert Louis
Stevenson
Trama: La mappa di un'isola sperduta nell'oceano, il miraggio
di un tesoro nascosto, indimenticabili figure di crudeli pirati e soprattutto
il ragazzo protagonista, il coraggioso Jim Hawkins. E poi ancora ammutinamenti,
i pericoli dell'oceano in tempesta, spargimenti di sangue. Stevenson scrisse
l'avvincente romanzo per il figlio, non suo, della donna che aveva sposato. Era
un modo per essergli vicino, per dimostrargli un affetto che voleva essere
forte quanto quello paterno. Forse anche per questo Jim Hawkins, che s'imbarca
come mozzo sulla goletta Hispaniola alla ricerca del tesoro, riunisce in sé
simpatia, audacia, sincerità e intraprendenza.
Recensione: Me lo hanno regalato perchè amavo Il Pianeta del
Tesoro della Disney (lo amo ancora) ma questo libro è stato molto meno
interessante. Sarà che non sono fatta proprio per i libri di avventura o che
non mi piacciono i pirati ma non sono riuscita a farmelo piacere. Magari un
giorno gli darò una seconda possibilità.
Stagioni Diverse, Stephen King
Trama:Un quartetto di racconti
in bilico tra l'orrore e l'avventura, l'incubo e la fantasia. Il riscatto di un
uomo condannato ingiustamente per omicidio. Il morboso rapporto tra
un adolescente e un ex nazista. Quattro ragazzini alla ricerca
del cadavere di un coetaneo. Una donna che partorisce in circostanze surreali.
Quattro storie da brivido, agghiaccianti e paradossali, che hanno per
protagonisti mostri moderni.
Recensione: Se vi chiedete quanti anni avessi quando lo presi
in mano per la prima volta e lo abbandonai pure, la risposta è 13. sono
arrivata a metà del primo racconto e sono passata direttamente al terzo,
"Il corpo", da cui è stato tratto il film Stand by me. Ho
assolutamente intenzione di riprenderlo perchè se tutti venerano King, un
motivo c'è. Anche se gli horror non mi piacciono, una seconda possibilità ci
sta. O no?
Le Avventure di Tom Sawyer, Mark
Twain
Trama:Come lo stesso autore
scrisse, il racconto raccoglie molte vicende veramente accadute, esperienze
personali e altre di ragazzi che furono compagni di scuola di Mark Twain. La
storia s'impernia sulla vicenda capitata ai due amici Huck e Tom, andati a seppellire
un gatto a mezzanotte nel cimitero del villaggio. Nel cimitero i nostri eroi,
quella notte, sono gli invisibili testimoni d'un assassinio. Alla ricerca degli
anni perduti della giovinezza, Twain riscopre non soltanto un'epoca, ma
soprattutto un luogo d'origine, una topografia precisa in cui l'impronta arcana
della felicità originaria è visibile e leggibile quasi fosse una traccia
materiale.
Recensione: Quando a dieci anni tua cugina ti porta dei suoi
libri di scuola che non vuole più, tu li devi leggere. O forse no. Quel giorno
mi diede tre libri: questo, l'Odissea e Pippi Calzelunghe. E l'Odissea è
l'unico che si è salvato solo perchè l'ho studiato a scuola.
Questo libro non mi è piaciuto per niente. Non sopportavo neanche un
personaggio allora ho abbandonato anche questo. Forse è stato il primo che ho
abbandonato.
Disneyland e altri nonluoghi, Marc
Augè
Trama: Reportages, clichés, passeggiate: quasi tutti i testi
che compongono questo volume hanno in comune l'essere il frutto di veri e
propri sopralluoghi, nel corso dei quali lo sguardo dell'etnologo si confronta
con le immagini del turismo più divulgato.
Recensione: Cosa mi hanno insegnato 50 pagine di questo
libro?
- Mai leggere un libro consigliato da una delle professoresse che stimi di meno;
- Probabilmente non sono portata per l'antropologia;
- Comprare i libri usati è una benedizione quando non li comprendi;
- Probabilmente non sono portata nemmeno per i saggi a tema.
Insomma,
non l'ho compreso e l'ho lasciato sulla scrivania due anni prima di darlo ad
uno degli studenti di antropologia di una qualche università italiana. Qualcuno
a cui è servito, spero. Il problema non è stato solo il libro, il problema
è stato anche partecipare ad una conferenza di Augè. La noia.
Come
sono finita al socio-economico?
Lo scudo di Talos, Valerio Massimo
Manfredi
Trama: Talos, lo storpio, è
cresciuto tra gli iloti. Pastore tra i pastori. Brithos, l'intrepido, è stato
allevato per essere guerriero. Nobile tra i nobili. Due fratelli separati in
nome della legge più crudele di Sparta. Ma per vie tortuose il fato li riavvicina,
li schiera fianco a fianco nella lotta contro gli invasori persiani. Atene e
Sparta, la gloriosa vittoria di Maratona e l'eroico sacrificio delle Termopili:
la grande storia dei greci fa da cornice a una splendida e tormentata storia
familiare.
Recensione: Un altro dei libri che dovevo leggere per la
scuola. Le intenzioni, prima di partire, sono sempre buone. Okay, ma è portarle
avanti che non è possibile. Non mi ha presa per niente, anche se la storia era
molto buona, almeno sul punto di vista della trama e del contesto.
Evidentemente è lo stile di Manfredi a non prendermi. Pazienza.
Pippi Calzelunghe, Astrid Lindgren
Trama:Pippi è una ragazzina
allegra, furba e ricchissima, vive sola a Villa Villacolle e non ha paura di
niente: sta benissimo anche senza i genitori, perché così nessuno le dice
quando è ora di andare a letto o le insegna le buone maniere. Uscito nel 1944
in Svezia, questo libro ha operato un grande cambiamento nella letteratura
infantile europea causando un profondo rivolgimento di costumi e un grande
scandalo tra i benpensanti. Molte ragazze che, alla fine degli anni Sessanta
parteciparono ai movimenti studenteschi, dichiararono di essersi ispirate a
Pippi.
Recensione: Ecco, un altro libro che non mi ha preso. La storia
non mi piaceva e neanche il personaggio in realtà. Quindi niente, l'ho
abbandonato. Magari quando avrò figli lo riprenderò in mano. O aiutando in
biblioteca a riordinare. Nessuno prevede il futuro.
Okay,
anche questa parte è andata. E' stato brutto dover recensire ma soprattutto
dover abbandonare dei libri, libri che per lo più sono classici o libri famosi
che piacciono al mondo intero. Eppure non siamo tutti uguali no?
Alla
prossima!
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