Recensione! Nel mare ci sono i coccodrilli, F. Geda

Carissimi, eccoci qui con una nuova recensione. Si tratta di un libro piccolissimo che però contiene una grande storia.
Nel mare ci sono i coccodrilli, Fabio Geda
Anno: 2011
Casa editrice: Salani
Collana: tantimondinsieme (collana per la scuola)
Trama: Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l’incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l’Iran, la Turchia e la Grecia. Un’odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l’ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia. 
Recensione: Questo libro mi era stato dato da una ragazza che faceva spazio in libreria (a volte capitano anche queste persone nella vita dei lettori). Ne avevo sentito parlare ma non gli avevo mai prestato troppa attenzione. Però, prima di partire per Verona, volevo leggere un altro libro con mia nonna e ha scelto questo perché era breve e il titolo era davvero insolito.
Ha preso la decisione giusta, scegliendolo. La storia non è così originale perché purtroppo potrebbe essere la storia di un immigrato clandestino qualsiasi, tra tutti quelli che devono affrontare il mare per sfuggire alla guerra. Enaiatollah è davvero un ragazzo coraggioso e mi è piaciuto come ci viene raccontata la sua vita passata (di sicuro l'autore ci ha passato una mano, aggiungendo modi di dire e metafore). Certi brani mi hanno fatto sorridere ma il susseguirsi degli eventi, nel loro insieme, mi fa rabbrividire e sono devastata a pensare alla cattiveria che abbiamo nei confronti di queste persone. Noi non capiremo mai il privilegio che abbiamo rispetto a tutti coloro che scappano per salvarsi. Però sembra che ce ne dimentichiamo continuamente, nonostante sia un tema di cui si parla in continuazione. Non faccio politica, non è il mio compito, quindi non mi soffermerò ulteriormente su questo punto.
La cosa che mi ha dato fastidio e non poco è l'uso della punteggiatura e la struttura in cui la storia è scritta, proprio a livello di editing. Non capite quando inizia un dialogo se non quando avete finito di leggere una frase ed è difficile distinguerne le parti. Questa è decisamente una cosa che odio e che quindi mi ha irritato tantissimo nella lettura e l'ha resa meno appetibile. Non so dire se sia solo un mio problema o potrebbe essere qualcosa condiviso anche da altri che hanno letto Nel mare ci sono i coccodrilli. In ogni caso è una lettura consigliata!
Voto finale: 4/5


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