Recensione! La ragazza invisibile, Blue Jeans

Finalmente siamo qui e questo è il primo post dal quinto compleanno del blog che è stato domenica 18. Volevo ringraziarvi ancora per il sostegno soprattutto per quanto riguarda l'ultimo periodo in cui purtroppo non sto pubblicando molto. Ma se siete ancora qui, vi ringrazio e sappiate che pian piano riuscirò a riprendere il mio ritmo.
Intanto ripartiamo da qui.

La ragazza invisibile, Blue Jeans
Traduzione di: Sara Cavarero
Anno: 2019
Casa editrice: Dea Planeta
Trama: Una mattina di maggio Aurora Ríos viene trovata morta nella palestra della scuola. Qualcuno le ha inflitto un colpo fortissimo sulla testa e ha abbandonato vicino al corpo martoriato uno strano indizio: una bussola. È forse questo il primo momento in cui i compagni si accorgono veramente di Aurora, la "ragazza invisibile". A diciassette anni, Aurora non ha amici, né una famiglia che voglia occuparsi di lei. La sua morte fa chiasso, forse troppo, finché tutti ammutoliscono. Perché all'improvviso tutti a scuola vengono sospettati per il delitto. Ma chi è il vero responsabile di quello che è successo? Julia Plaza è ossessionata da questa domanda. Compagna di classe di Aurora, Julia ha un'intelligenza straordinaria e una memoria prodigiosa, ed è in grado di realizzare un cubo di Rubik in meno di cinquanta secondi. Così, quasi per gioco, e con l'aiuto del suo migliore amico Emilio, inizia a indagare sul delitto. Ma il gioco si trasforma rapidamente in un vortice da cui Julia non può più uscire: perché niente è come sembra e l'assassino della bussola potrebbe essere proprio accanto a lei.
Recensione: Ho tantissime cose da dire su questo libro quindi andiamo dritti al punto.
Partiamo dalla cosa che ignoro quasi sempre: l'ambientazione. Ricordate la critica ricevuta da un autore nel torneo, ovvero che non avevo descritto abbastanza il luogo? Bene, se l'autore non precisasse ad un certo punto in che paese spagnolo ci troviamo, sarei rimasta sempre nel dubbio. Penso che la città di Villanueva venga citata massimo due volte. Dal numero di morti accumulati in quattro giorni, sembrava di essere nel paese dell'ispettore Barnaby. Scherzi a parte, non è una cosa importante ma mi ha ricordato troppo quella critica e ve lo dovevo dire.
Il libro è di 584 pagine. Esatto, avete letto bene: cinquecentoottantaquattro pagine. E state attenti a quello che dirò perché è la seconda volta che lo dico in un anno e credo che sia una cosa orrenda da dire. Poteva essere più corto. La narrazione è scorrevole, la trama è bella, la storia ha grande potenziale ma molto spesso mi sono sentita come se l'autore avesse fatto di tutto per allungare il brodo. Una cosa che mi sento di dire a chiunque voglia scrivere un romanzo, specialmente per giovani adulti come in questo caso, è di non mettere una storia d'amore in tutto. Avere un partner non è la cosa più importante, prima lo capite e prima crescerete. Ma perché dico questo? Perché nessuno dei vari interessi amorosi all'infuori di quelli delle vittime era importante. Addirittura c'erano personaggi inutili e, dato che la trama lo cita, vi dico la mia su di lui: Emilio. Se avete visto La casa de papel, sapete chi è Sofia. Bene, Sofia ha avuto un ruolo più importante nella terza stagione del telefilm che Emilio in cinquecentoottantaquattro pagine.
La storia si svolge in circa sei giorni, poi ci sono flashback e l'epilogo che si svolge mesi dopo gli omicidi. I punti di vista principali sono quelli di Julia, Emilio e delle vittime ma anche un paio di personaggi secondari o quasi hanno un capitolo per parlare della loro vita durante le indagini. Il mistero viene risolto nelle ultime ottanta pagine e questo mi fa pensare ancora di più a quanto sia stata tirata per le lunghe questa storia per nessuna ragione al mondo. Però non posso dire di non essere rimasta affascinata da questo libro, dallo stile di scrittura, dai colpi di scena. Non avevo indovinato chi aveva ucciso chi e questo mi ha delusa perché sono molto brava a indovinare i colpevoli nei gialli o nei polizieschi ma devo fare i complimenti allo scrittore che ci ha depistato fino alle ultime pagine.
Il finale ragazzi è stato incredibile e ho bisogno di sapere cos'è successo quindi TRADUCETE PRESTO IL SECONDO POR FAVOR, non so ancora parlare spagnolo così tanto (anzi, penso di fare schifo ma non ho avuto esattamente il tempo per impegnarmi tanto).
Un'altra cosa carina che ho notato leggendo il libro - ma questa è una cosa strettamente personale - è stata la famigliarità con alcune cose tipiche degli spagnoli, quindi alcuni modi di dire che venivano tradotti letteralmente, alcuni atteggiamenti tipici nelle interazioni formali e informali e niente, è stato bello.
Voto finale: 4/5

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