Recensione! Il lupo nell'abbazia, M. Simoni

Finalmente ho letto uno dei libri che più desideravo leggere! Piccola comunicazione: la prossima settimana non ci saranno post. Sono dispiaciuta ma sto studiando, lavorando e inizio ufficialmente a lavorare alla tesi (tranquilli, vi parlerò di altri seimila saggi sul Titanic, non temete😁).

Il lupo nell'abbazia, Marcello Simoni
Anno: 2019
Casa editrice: Mondadori
Collana: Giallo Mondadori
Trama: Anno Domini 832, inverno. Una delegazione dell'imperatore Ludovico il Pio trova riparo da una bufera di neve presso l'abbazia benedettina di Fulda, nel cuore dell'Assia, e lì è costretta a sostare per due settimane, approfittando dell'ospitalità dell'abate Rabano. Tutt'intorno, le vie che collegano Magonza a Erfurt sono impraticabili, le selve infestate dai lupi. Ma è proprio tra le mura del cenobio che iniziano a trovarsi le prime vittime straziate dai morsi di una grossa fiera. Tra i benedettini di Fulda si diffonde immediatamente il panico. Inizia a circolare voce che dentro l'abbazia si nasconda un lupo assassino o addirittura un licantropo. Toccherà al giovane monaco Adamantius, fra i maggiori miniaturisti della cristianità, indagare sulla vicenda. Prima per soddisfare la propria curiosità, poi per salvarsi la vita
Recensione: Penso che questo sia, assieme a I sotterranei della cattedrale, il libro più corto mai scritto da Simoni. E' di sole 186 pagine circa quindi probabilmente vi starete chiedendo come si possa scrivere un thriller storico così breve. Ebbene, si può e ancora una volta Simoni ci dimostra di avere un gran talento. Onestamente ho trovato lo stile narrativo diverso dagli altri libri che ho letto. Qui - per ovvie ragioni - la narrazione era molto più veloce, i capitoli molto più brevi ma questo non ha comunque intaccato la storia in modo negativo. Ad ogni capitolo corrispondeva praticamente un colpo di scena. I personaggi vengono delineati subito in maniera chiara e ho apprezzato molto la precisazione della divisione tra personaggi realmente esistiti e quelli inventati nella nota dell'autore, anche se la parte sugli eventi storici successivi al periodo di narrazione li avrei inclusi nell'epilogo ma quelle sono scelte. Ho adorato la descrizione dei luoghi perchè si notava proprio la formazione dell'autore e mi ha fatta sentire a casa, praticamente.
Devo essere onesta: nonostante il libro sia scritto con uno stile chiaro, addirittura semplice rispetto al Mercante per fare un esempio, non ho scoperto il colpevole prima dei protagonisti. Questa cosa mi lascia sempre di stucco ultimamente perché io guardo i telefilm gialli solo per vedere se scopro prima io il colpevole (cosa che accade nel 90% dei casi, anche perché i telefilm sono tutt'altra cosa rispetto ai film).
Riprendendo questo dettaglio, ovvero la chiarezza e fluidità del testo, mi viene da pensare che sia decisamente adatto anche ad un pubblico più giovane (ma spero sempre in un libro di questo scrittore indirizzato ai ragazzi).
Quindi riassumendo, se siete appassionati di storia medievale e gialli, farà di sicuro al caso vostro anche se è breve e questo può portare a qualche pregiudizio. Non giudicate i libri dal numero di pagine.
Voto finale: 5/5

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