Recensione! L'ultima notte della nostra vita, A. Silvera

Benvenuti al primo appuntamento dell'anno con le recensioni! Il primo libro è un YA e non ne leggo da mesi. Come pensate che sia stata la prima lettura del 2020?

L'ultima notte della nostra vita, Adam Silvera
Traduzione di: Chiara Reali
Titolo originale: They both die at the end
Anno: 2017 (Edizione italiana: 2019)
Casa editrice: Edizioni Il Castoro
Collana: Hot Spot
Trama: Il 5 settembre, poco dopo mezzanotte, il servizio Death-Cast contatta Mateo e Rufus per dar loro una cattiva notizia: moriranno nel corso della giornata. I due ragazzi non si conoscono ma, per diverse ragioni, entrambi cercano un amico per trascorrere il loro Ultimo Giorno. Esiste un’app per questo: si chiama Last-Friend ed è così che Mateo e Rufus si incontrano. Entrambi sanno che il tempo a loro disposizione sta per finire, ma non hanno nulla da perdere. Resta solo da vivere tutta una vita in un giorno.
Recensione: Ci sono due cose che devo dire prima di parlare di questo libro. Se non mi seguite da tanto, forse non sapete che soffro di disturbo d'ansia. La seconda cosa che devo dirvi è che ho paura della morte. Non tanto la mia ma quella delle persone attorno a me sì, più di quanto possa spaventarmi l'idea di morire.
Detto questo, vi chiederete perché mai abbia letto questo libro. Ebbene, come si fa a non leggere un libro il cui titolo dice che i personaggi moriranno, i quali vivono in una società dove vieni avvisato quando stai per morire? Non potevo non leggerlo. Però, per i motivi elencati in precedenza, ho dovuto leggerlo con un po' di calma. Tra lavoro e esami da preparare, stress e ansia sono diventati più presenti di chiunque altro. Il libro è diviso in quattro parti: Death-Cast, L'ultimo amico, L'inizio, La fine. La divisione mi è sembrata inutile perché tanto nella vostra testa capirete cosa sta succedendo però non è una cosa importante. La storia è estremamente originale. Rufus e Mateo sono due personaggi molto belli e ben strutturati. Certo, non sappiamo troppo su di loro perché comunque hanno circa un giorno di vita quindi si fa il possibile.
Ovviamente la narrazione è lenta. Il libro è diviso in piccoli capitoli, ognuno per un punto di vista diverso: di solito si alternano quelli di Mateo e Rufus ma a volte, l'autore aggiunge un altro punto di vista, un personaggio più che secondario, una persona che hanno semplicemente incontrato. Per quanto non influisca sulla storia, penso lo abbia fatto per ricordarci che le nostre vite sono intrecciate a quelle degli altri anche se non ce ne accorgiamo.
Il messaggio del libro è quello di vivere ogni giorno "come se fosse una vita intera". Il mio personaggio preferito è stato Mateo che dimostra chiaramente di avere un disturbo d'ansia e vi giuro, in certe scene ho pensato "questa è la mia vita". Soprattutto in un paio di situazioni in cui si ritrova con Rufus che mi ha ricordato una persona a me cara, in quei passaggi.
Ho sentito tanto parlare di "insta-love" riguardo a questo libro (sarebbe l'innamoramento quasi istantaneo dei personaggi) che è una cosa che odio, ma l'ho interpretata come una situazione data dalla disperazione (sapere che state per morire o che qualcuno a voi caro sta per morire, vi scombussola).
E' stato un ottimo libro, non me la sento di dargli cinque stelle piene ma si merita un ottimo voto comunque. Ve lo consiglio tanto. In più, non voglio dimenticarlo, si parla di diversità in quanto entrambi i protagonisti sono ispanici e uno dei due si etichetta come bisessuale.
Voto finale: 4,5/5
Se partecipate alla Popsugar reading challenge, questo libro vale per la categoria "A book with at least a four-star rating on goodreads". Per me riuscirebbe ad entrare in altre categorie perché volevo leggerlo l'anno scorso e sono stata attirata dal titolo ma ho scelto questa comunque.

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