Recensione! Il profeta, K. Gibran

Bentornati lettori! Oggi parliamo di un libro breve ma davvero particolare. Ma sarà stato anche interessante?

Il profeta, Kahlil Gibran
Traduzione di: Tommaso Pisanti
Anno dell'edizione: 2013
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Live
Trama: Dopo 12 anni, il Profeta deve lasciare la terra di Orfalese e salire sulla nave che lo riporterà a casa. Ma prima dovrà rispondere alle domande del popolo della terra che lo ha ospitato per tutti quegli anni. 
Recensione: Questo libro è minuscolo ed è un poema, quindi qualcosa di molto strano per me. Non vedevo un poema dalle medie. E un poema contemporaneo non l'ho mai visto. L'edizione che ho io è bilingue quindi ho potuto leggere sia la parte originale (in inglese), sia la traduzione. In sostanza si parla di spiritualità ma non si parla di una religione in particolare, è più il pensiero dell'autore ed è un pensiero che si lega di sicuro sia alla religione cristiana, sia a quella musulmana sia alla filosofia. Essendo atea, non mi ha interessato l'aspetto spirituale ma nel complesso mi sono limitata a considerare il libro come una storia, la storia di un uomo che deve lasciare una terra che lo ha ospitato a lungo e che gli ha insegnato tanto. Allo stesso tempo gli abitanti, chiedendogli di dire la sua opinione su vari elementi della vita di tutti i giorni - che vanno dalle cose materiali ai sentimenti - gli chiedono di lasciar loro qualcosa di suo che potranno tenere mentre sarà assente. E' mi è piaciuto, sotto questo aspetto. Certo, la base filosofica può sembrare noiosa ma alla fine è così corto che non avete il tempo di annoiarvi con la filosofia (avrete sicuramente capito quale materia non era tra le mie preferite al liceo). 
Non saprei come si potrebbe intendere dal punto di vista di un credente, soprattutto per il suo essere sopra qualsiasi religione ma a me nel complesso è piaciuto. 
Voto finale: 3/5

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