Recensione! Five feet apart - A un metro da te, R. Lippincott

Questo libro ha una copertina splendida e una trama che mi ricorda tre libri che ho già letto. Ma sarà bello come sembra?

Five Feet Apart - A un metro da te, Rachael Lippincott (con Mikky Daughtry e Tobias Iaconis)
Anno: 2018
Casa editrice: Simon & Schuster (Mondadori per l'edizione italiana)
Trama: 
A Stella piace avere il controllo su tutto, il che è piuttosto ironico, visto che da quando è bambina è costretta a entrare e uscire dall'ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o qualunque cosa possa passarle un'infezione e vanificare così la possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la "distanza di sicurezza". Nessuna eccezione.
L'unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia sperimentale. L'importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a quel punto nessuno potrà più impedirgli di voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all'altra, da un ospedale all'altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo.
Will è esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le si avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi. L'unica soluzione per non correre rischi sarebbe rispettare la regola e stare lontani, troppo lontani, uno dall'altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella "distanza di sicurezza" inizia ad assomigliare a "una punizione", che nessuno dei due si è meritato. 
Recensione: Quando ho pescato il titolo di questo libro (quando sono indecisa, pesco un titolo da un vasetto in cui ho un bigliettino per ogni libro - fisico o digitale - che possiedo), ho pensato che poteva essere una bella lettura. Ma nel 2020, ancor di più che nel 2018, anno in cui questo libro è stato pubblicato in America, è difficile scrivere un Young Adult con dei ragazzini malati come protagonisti. Si rischia di cadere nel banale. E i soliti cliché ci sono: i due che non dovrebbero innamorarsi, si innamorano, cercando così di sfuggire alla malattia o di ribellarsi ad essa e ai genitori. Ma la verità è che questo libro mi ha colpita più del previsto. Prima di tutto, è scritto bene. L'ho letto in inglese ed effettivamente lo slang c'è ma niente di incomprensibile. Stella è davvero un gran bel personaggio, quello meglio delineato tra i personaggi principali. Questo libro affronta tanti temi: la malattia con tutte le sue conseguenze, il dolore fisico e mentale, la perdita, il senso di responsabilità, l'amicizia, i primi amori e la vita. Quella vita che non è per niente scontata per i protagonisti è decisamente uno dei temi principali del libro: viverla appieno, viverla da malati, perderla...E' quasi la vera protagonista del libro. Una delle cose che posso criticare sul serio è il capitolo sulla vita ultraterrena. E' stato molto strano ma probabilmente è una cosa soggettiva e dipende dal proprio punto di vista sull'argomento.
Vi dirò: non c'è solo la copertina di bello qui. Questo libro è bello in ogni parte. Si poteva fare di meglio? Sì ma davvero, non posso lamentarmi di questa lettura perchè nella sua apparente semplicità, è stata decisamente piacevole. 
Voto finale: 4/5


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