Ho letto Anna Karenina per la prima volta e non è andata molto bene - Recensione!

Come avrete capito dal titolo, oggi vi parlerò di com'è stato leggere questo libro e la mia opinione su questo famoso classico della letteratura russa. Se preferite vedere la videorecensione che ho fatto per l'occasione, vi basterà cliccare qui: Anna Karenina - Youtube


Anna Karenina, Lev Tolstoj
Tradotto da Leone Ginzburg nel 1936
Anno della prima pubblicazione: 1877
Anno dell'edizione: 2006
Casa editrice: Rizzoli
Collana: Grandi romanzi BUR
Trama:
In questo libro seguiamo le vite di sette personaggi: Anna, suo marito Aleksjej, il fratello Stiva e sua moglie Dolly, Kitty (sorella di Dolly), l'amico di famiglia Levin e Vronskij. Le loro vite sono tutte legate, anche se molto diverse, e tutte vissute nella Russia di metà Ottocento, di cui l'autore ci parla anche attraverso i personaggi.
Recensione: Devo partire spiegando un po' di cose: la prima è che non mi piacciono i classici ma che di sicuro leggerli da soli, senza un'eventuale analisi, non è come leggerli per la scuola e l'università. E' letteralmente come leggere un libro per piacere, che è esattamente ciò che mi ha spinto a leggere anche questo. La seconda cosa che dovete sapere è che, nonostante la mia laurea, non so molto sulla Russia di quel periodo perchè la Storia che si studia è generalmente concentrata su Europa e America del Nord e, fuori dall'università, non ho comunque avuto modo di approfondire. La terza cosa è che la traduzione, come ho scritto prima, è del 1936, il che significa 85 anni fa. Questo ha inciso sulla lettura perchè, come potrete immaginare, la lingua cambia col tempo. 
Il libro è diviso in otto parti e l
a trama è un po' complicata da spiegare senza fare spoiler (anche se dopo tutto questo tempo, secondo me sono più le persone che conoscono la storia che non quelle che non la conoscono). Di fatto seguiamo le vite di questi personaggi, tutti comunque non di bassa estradizione sociale, nella Russia di metà Ottocento. Anna Karenina, da cui prende il nome l'opera, non è davvero il personaggio principale, né per quantità di capitoli a lei dedicati, né per centralità nella trama. Certo, lei sfida la società e la morale dell'epoca ma non penso sia comunque sufficiente per intitolare il libro a suo nome, dato che comunque appare molto meno di quello che si potrebbe pensare (nella mia edizione, compare per la prima volta a pagina 240). 
Il personaggio che compare di più è, ahimè, Levin che pare essere una sorta di alter ego dell'autore. Se in un primo momento pensavo avesse del potenziale, questo è stato distrutto dall'autore in un modo assurdo prima di tutto rendendolo praticamente il protagonista della storia e secondo, facendolo diventare colui che deve rendere tutti quei ragionamenti molto noiosi sulla situazione socio-politica ed economica della Russia del periodo, non senza contraddizioni. Va bene, comprendo che essendo questo un classico, queste riflessioni sul paese in cui è ambientato e sull'epoca siano necessarie però resta il fatto che siano estremamente noiose. Ovviamente non ha solo capitoli che potrebbero essere importanti per chi vuole studiare l'epoca, ha anche capitoli estremamente noiosi (tipo quelli sulla caccia, 30 pagine circa di NULLA TOTALE). Di tutti i personaggi, Dolly e Kitty con tutti i loro difetti, sono quelli che considero i migliori. Anche se, siamo onesti, le donne vengono sempre considerate come persone deboli e gli uomini, nonostante tutte le azioni stupide che compiono, vengono comunque considerati gli unici a poter parlare della situazione della società, dell'economia, della politica e addirittura dei diritti delle donne. Ma d'altronde, dopo aver studiato le teorie sociologiche del periodo, non mi stupisco: era la loro mentalità.
Una cosa che davvero non ho compreso, è la gestione del tempo. Mi spiego: non si capisce quanto duri la storia. Per fare un esempio, ad una gravidanza sono stati dedicati tre capitoli o quattro molto vicini tra loro, ad un'altra ne vengono dedicati circa 18 tra cui tre sul parto. Stessa cosa per un matrimonio: tre capitoli su un matrimonio tra due dei personaggi (va bene, era una cerimonia lunga) però su altri momenti, troviamo si e no un capitolo. Non comprendo questa cosa, va davvero oltre le mie capacità di comprensione.
Per quanto riguarda il linguaggio, ve l'ho già detto, è molto distante da me e non è stata una passeggiata leggere questo libro. Anche perchè le frasi in francese non vengono tradotte. Quelle in inglese in parte e quelle in tedesco vengono costantemente tradotte ma quelle in francese no, mai. Che sarebbe comprensibile se considerassimo solo la traduzione del 1936 e quindi un'epoca dove sicuramente non c'era gente che leggeva Anna Karenina per passarsi il tempo, specialmente quelli con un'istruzione che si limitava alla scuola dell'obbligo. Il problema è che questa edizione è del 2006, volete dirmi che Rizzoli non poteva aggiungere due note a piè di pagina in più? Mi sembra assurdo. 
Ci sono state parti che ho apprezzato molto e le prime tre parti mi hanno intrattenuto abbastanza ma onestamente non ve lo consiglio, soprattutto se volete leggerlo per piacere (quindi per passatempo).
Voto finale: 2/5

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