Recensione! Ho letto cinque racconti di Luis Sepúlveda, ecco la mia opinione!

Benvenuti! Oggi vi presento una recensione diversa dalle altre perchè vi parlo di racconti brevi di un autore. Il primo è stato pubblicato in un volume a sé e gli altri quattro sono stati raggruppati in un unico volume intitolato Tutte le favole. Per ogni racconto farò una sorta di scheda come se fossero libri separati (in origine lo erano, effettivamente) per presentarveli per bene. Spero che questa idea vi piaccia.

Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, Guanda, 1993
tw: bodyshaming e maltrattamento di animali
Trama: Il vecchio Antonio José Bolivar vive ai margini della foresta amazzonica equadoriana. Antonio vi è approdato dopo molte disavventure che non gli hanno lasciato molto: i suoi tanti anni, la fotografia sbiadita di una donna che fu sua moglie, i ricordi di un'esperienza - finita male - di colono bianco e alcuni romanzi d'amore che legge e rilegge nella solitudine della sua capanna sulla riva del grande fiume. Ma nella sua mente, nel suo corpo e nel suo cuore è custodito un tesoro inesauribile, che gli viene dall'aver vissuto "dentro" la grande foresta, insieme agli indios shuar: una sapienza particolare, un accordo intimo con i ritmi e i segreti della natura che nessuno dei famelici gringos saprà mai capire.
Recensione: Questo racconto - il primo scritto dall'autore - è sulle 120 pagine circa e per almeno 75 non mi è sembrato nulla di speciale ma neanche qualcosa di brutto. Mi sembrava che le varie parti fossero solo un po' troppo divise tra di loro, come se l'autore non riuscisse ad unirle. Le ultime invece non mi hanno fatto impazzire per ciò che raccontano: la caccia al Tigrillo, un animale inferocito perchè gli uomini hanno ucciso i suoi cuccioli e ferito il suo compagno. Se da una parte mi è piaciuta la presentazione del luogo e di un popolo di cui ho ignorato l'esistenza fino alla lettura di questo libro, dall'altra non mi è piaciuto il richiamare costantemente l'attenzione sulla fisicità del Sindaco e la questione della caccia. Quest'ultima in particolare ha assolutamente rovinato tutta la lettura. Sono rimasta con l'amaro in bocca, appena terminato.
Voto finale: 2,5/5

Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Salani, 1996
Trama: I gabbiani sorvolano la foce dell'Elba, nel mare del Nord. "Banco di aringhe a sinistra" stride il gabbiano di vedetta e Kengah si tuffa. Ma quando riemerge, il mare è una distesa di petrolio. A stento spicca il volo, raggiunge la terra ferma, ma poi stremata precipita su un balcone di Amburgo. C'è un micio nero di nome Zorba su quel balcone, un grosso gatto cui la gabbiana morente affida l'uovo che sta per deporre, non prima di aver ottenuto dal gatto solenni promesse: che lo coverà amorevolmente, che non si mangerà il piccolo e che, soprattutto, gli insegnerà a volare. E se per mantenere le prime due promesse sarà sufficiente l'amore materno di Zorba, per la terza ci vorrà una grande idea e l'aiuto di tutti.
Recensione: Io sono nata nel 1997 e il cartone animato è stato fatto qualche anno più tardi. Inutile dire che ha accompagnato tutta la mia infanzia. Ma non ho mai letto il racconto fino allo scorso anno. Il cartone animato è molto fedele fortunatamente quindi non mi sono persa molto ma leggere questa storia da adulti fa tutto un altro effetto. Prima di tutto non mi ero mai resa conto che la storia fosse ambientata ad Amburgo e poi non mi ero mai resa conto della diversità nelle origini di ogni gatto e dei loro nomi (Diderot non si chiama così nella versione inglese ma Einstein e ci sta anche perchè siamo in Germania). Mi è piaciuto il messaggio che dà sull'accettare la diversità e sostenerla (azzeccato per questo periodo storico). Ho pianto esattamente come con il cartone (che trovate su netflix).
Voto finale: 5/5

Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico, Guanda, 2012
Trama: A Monaco, Max è cresciuto insieme al suo gatto Mix, con cui ha raggiunto un legame molto profondo. Raggiunta l'indipendenza dai genitori, Max va a vivere da solo portandosi dietro l'amato gatto. Il suo lavoro, purtroppo, lo porta spesso fuori casa e Mix, che sta invecchiando e perdendo la vista, è costretto a passare lunghe ore in solitudine. Ma un giorno senta provenire dei rumori dalla dispensa e intuisce che dev'esserci un topo.
Recensione: E' una storia molto semplice di questo gatto che purtroppo rimane cieco ma riesce comunque ad avere una bellissima vita con il suo amico di sempre, l'umano Max e in seguito con l'amico Mex, un topolino. Sempre attraverso una favola con animali come protagonisti, l'autore ci ricorda come siano le differenze ad unirci e a rendere le nostre amicizie importanti. Io per prima a volte mi soffermo troppo sulle cose negative, tipo qualche discussione o qualcosa che riguarda i miei amici e che non ha rispecchiato le mie aspettative. Invece in questa storia, l'autore ci ricorda di pensare a quei lati di un'amicizia che ci rendono migliori. Davvero bella.
Voto finale: 5/5

Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza, Guanda, 2013
Trama: Le lumache che vivono nel prato chiamato Paese del Dente di Leone, sotto la frondosa pianta del calicanto, sono abituate a condurre una vita lenta e silenziosa, a nascondersi dallo sguardo avido degli altri animali, e a chiamarsi tra loro semplicemente «lumaca». Una di loro, però, trova ingiusto non avere un nome, e soprattutto è curiosa di scoprire le ragioni della lentezza. Per questo, nonostante la disapprovazione delle compagne, intraprende un viaggio che la porterà a conoscere un gufo malinconico e una saggia tartaruga, a comprendere il valore della memoria, la vera natura del coraggio e a guidare le compagne in un’avventura ardita verso la libertà.
Recensione: Esattamente come nella favola di Zorba, anche qui abbiamo il tema dell'impatto dell'uomo sulla natura. Però questa storia parla molto del trovare il proprio ruolo nel mondo, la propria identità e di come usare tutto ciò anche a vantaggio degli altri. Ed è una storia che reputo importantissima. Mi è piaciuto molto seguire il viaggio della lumaca, sia per capire chi è sia per aiutare le compagne nonostante la diffidenza che hanno dimostrato nei suoi confronti e la cattiveria. Penso che un altro tema che potremmo includere è la difficoltà di accettare il cambiamento, che può essere in questo caso esteso all'intera collettività. Mi spiego: le lumache non volevano cambiare e per questo trattano male la protagonista e faticano poi ad accettare di seguirla per salvarsi e questo rappresenta tantissimo la nostra società quindi secondo me è decisamente un tema da considerare come consapevolmente inserito dall'autore. Mi è piaciuta tantissimo, questa favola, mi ha colpita molto da vicino proprio per i temi che affronta.
Voto finale: 5/5

Storia di un cane che insegnò ad un bambino la fedeltà, Guanda, 2015
Tw: maltrattamento di animali
Trama: È dura per un cane lupo vivere alla catena, nel rimpianto della felice libertà conosciuta da cucciolo e nella nostalgia per tutto quel che ha perduto. Uomini spregevoli lo hanno separato dal suo compagno Aukamañ, il bambino indio che è stato per lui come un fratello. Per un cane cresciuto insieme ai mapuche, la Gente della Terra, è odioso il comportamento di chi non rispetta la natura e tutte le sue creature. Ora la sua missione – quella che gli hanno assegnato gli uomini del branco – è dare la caccia a un misterioso fuggitivo, che si nasconde al di là del fiume. Dove lo porterà la caccia? Il destino è scritto nel nome, e questo cane ha un nome importante, che significa fedeltà: alla vita che non si può mai tradire e anche ai legami d’affetto che il tempo non può spezzare.
Recensione: Questo racconto riporta tradizioni, credenze e lingua di un popolo dell'America latina di cui faceva parte anche lo zio dell'autore e anche se le parole in questa lingua sono difficili da leggere per ovvie ragioni, riportavano sempre la traduzione. Ho trovato che questa cosa rallentasse un po' la storia, che è in realtà molto breve, ma che comunque aiutasse il lettore ad immergersi nel contesto in cui questa si svolgeva. Forse è la mia meno preferita ma è stata comunque molto bella e toccante, come tutte le altre. Però sì, è molto breve, a differenza delle precedenti (credo sia la più corta).
Voto finale: 5/5

Considerazioni finali:
Prima di tutto ci tengo a specificare che l'edizione che ho io delle favole è stupenda e riporta comunque le illustrazioni contenute nei singoli volumi. Di tutti questi racconti, l'unico su cui ho qualcosa da ridire è il primo, Il vecchio che leggeva romanzi d'amore, cosa che mi è stata contestata su goodreads in realtà. La ragazza che ha commentato la mia breve recensione (quando su goodreads finisco un libro, non lo recensisco completamente: scrivo due parole e, appena la recensione esce sul blog, la condivido anche lì) sosteneva che avessi frainteso la storia e l'intento dell'autore quando in realtà io ho precisato i trigger warning sul bodyshaming e sulla violenza su animali perchè questi due argomenti ci sono, non possiamo fingere che non ci siano e ad alcune persone possono dare molto fastidio. Io personalmente sono una di quelle persone che legge tante cose senza davvero rimanere turbata ma ci sono alcuni momenti in cui magari sono più vulnerabile e mi mette a disagio leggere di certi argomenti.
In ogni caso, lo stile dell'autore mi è piaciuto, soprattutto per quanto riguarda la scrittura delle favole. Mi hanno fatta piangere tutte quante e le ho trovate davvero splendide. Se trovate quest'edizione (io l'ho comprata a maggio in edicola, grazie ad un quotidiano), compratela perchè è un'ottima raccolta (ma non completa, ricordatevelo). 


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