Recensione! Maledetta Balena, W. Chendi
Anche oggi parliamo di una graphic novel, una di quelle che senza la collana Visioni non avrei probabilmente mai conosciuto. Ne avete sentito parlare?
Maledetta Balena, Walter Chendi
Anno: 2016
Maledetta Balena, Walter Chendi
Anno: 2016
Casa editrice: Tunuè
Trama: 1943. Giovanni Dardini, dopo essere stato ferito, viene spedito a fare il cuoco su una nave ormeggiata in un canale del nord. La nave era stata completata poco prima dello scoppio della guerra e conseguentemente rifiutata dalla Svezia, a cui era destinata. Una volta a bordo, Giovanni scopre che la situazione è molto più intricata di quanto non sembri: il capitano sta conducendo un gioco pericoloso per rivendere al mercato nero il contenuto della nave bloccata, e in più ospita a bordo sua figlia all'oscuro di tutto l'equipaggio. Anni dopo, un Giovanni ottantenne, su un letto di ospedale, ricorda la sua avventura fra sogno e allucinazione, e trova la forza di slanciarsi di nuovo e tentare, come un tempo, l'impossibile.
Recensione: Devo ammetterlo: non avevo grandi aspettative su questo libro e infatti non mi ha fatto molto impazzire. La storia è divisa tra i momenti di coscienza del protagonista anziano, ricoverato in ospedale e i suoi ricordi che riguardano un periodo in particolare della sua vita: quando fu mandato come cuoco su questa nave ferma in mare. La transizione tra le due parti è basata sui momenti di perdita di coscienza dell'anziano e in entrambe compare sempre un gabbiano, anche se nelle parti riguardanti il ricovero, è un'allucinazione con un significato preciso.
La storia è in realtà molto breve e non mi ha lasciato niente perchè non ho avuto modo di attaccarmici o comunque di avere qualcosa, essendo basata su due periodi molto brevi. A livello artistico, mi è sembrato strano che tutti sembrassero quasi anziani, nonostante la giovane età però del resto è ben disegnato e ben strutturato. Mi dispiace che non mi sia piaciuto ma sono aperta al confronto con chi lo ha apprezzato.
Voto finale: 2.5/5
Trama: 1943. Giovanni Dardini, dopo essere stato ferito, viene spedito a fare il cuoco su una nave ormeggiata in un canale del nord. La nave era stata completata poco prima dello scoppio della guerra e conseguentemente rifiutata dalla Svezia, a cui era destinata. Una volta a bordo, Giovanni scopre che la situazione è molto più intricata di quanto non sembri: il capitano sta conducendo un gioco pericoloso per rivendere al mercato nero il contenuto della nave bloccata, e in più ospita a bordo sua figlia all'oscuro di tutto l'equipaggio. Anni dopo, un Giovanni ottantenne, su un letto di ospedale, ricorda la sua avventura fra sogno e allucinazione, e trova la forza di slanciarsi di nuovo e tentare, come un tempo, l'impossibile.
Recensione: Devo ammetterlo: non avevo grandi aspettative su questo libro e infatti non mi ha fatto molto impazzire. La storia è divisa tra i momenti di coscienza del protagonista anziano, ricoverato in ospedale e i suoi ricordi che riguardano un periodo in particolare della sua vita: quando fu mandato come cuoco su questa nave ferma in mare. La transizione tra le due parti è basata sui momenti di perdita di coscienza dell'anziano e in entrambe compare sempre un gabbiano, anche se nelle parti riguardanti il ricovero, è un'allucinazione con un significato preciso.
La storia è in realtà molto breve e non mi ha lasciato niente perchè non ho avuto modo di attaccarmici o comunque di avere qualcosa, essendo basata su due periodi molto brevi. A livello artistico, mi è sembrato strano che tutti sembrassero quasi anziani, nonostante la giovane età però del resto è ben disegnato e ben strutturato. Mi dispiace che non mi sia piaciuto ma sono aperta al confronto con chi lo ha apprezzato.
Voto finale: 2.5/5
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