Recensione! L'illusione della terraferma, O. Gabos

Il primo libro del 2021 è stato un graphic novel. Se siete qui da almeno qualche mese, probabilmente non siete stupiti, lo so. Però è stato un fumetto davvero originale rispetto agli altri. 

L'illusione della terraferma, Otto Gabos
Anno: 2018
Casa editrice: Rizzoli Lizard
Trama: 
Si annoia, il commissario Ettore Marmo, spedito per punizione a Carbonia nella Sardegna degli anni Trenta. Si annoia e detesta il mare, tanto che per illudersi di stare sulla terraferma, spesso va a contemplare dal molo la vicina isola di San Pietro, mentre il questurino Mallus ne approfitta per raccogliere qualche patella. Ed è proprio lì, tra gli scogli, che il ritrovamento di un cadavere senza testa dà inizio a un’indagine rocambolesca, portando a galla segreti, biechi interessi di signorotti locali e piccole cellule anarchiche.
Un poliziesco incalzante in cui, sotto la luce sempre troppo forte del Sulcis, Marmo cerca di risolvere un triplice caso di omicidio, ingarbugliandosi nelle fitte trame di tormentate relazioni. Una storia in cui si intersecano tante vite: quelle di ricche dame, tristi e teatrali, di donne sarde, schive o spietate, di fascisti violenti e di minatori dai volti ruvidi, neri di fuliggine, solcati dalla fatica.
Recensione: L'idea di leggere un giallo in formato graphic novel mi spaventava un po'. Come si realizza un giallo in questo formato? E' difficile, su questo non possiamo discutere. Ma è fattibile. Certo, le immagini dei cadaveri ci sono quindi stateci lontano se non ve la sentite di vedere disegni su corpi di persone brutalmente assassinate. E sì, c'è stata anche un po' di confusione nella costruzione della storia, tant'è che non avrei mai indovinato il colpevole e che ho trovato difficile distinguere i personaggi nel passaggio da una scena all'altra. Però la storia viene comunque realizzata bene, coinvolgendo ciò che sta attorno alla trama che seguiamo: il contesto storico, la vita dei personaggi, la vita di chi vive nella zona. Forse il fumetto si soffermava di più sulle miniere e sul comune creato dai fascisti e su com'è stato vivere nella Sardegna degli anni Trenta e Quaranta rispetto al giallo in sé, anche se a difesa dell'autore posso dire che le cose effettivamente si mischiano. Ho apprezzato tantissimo la diversità dei personaggi, anche se sono quasi tutti uomini, lasciando ai personaggi femminili una parte marginale anche se coinvolti in momenti importanti riguardanti il mistero. 
Ho apprezzato ancora di più la parte in fondo al volume dove si parla del dietro le quinte di questo fumetto: studi, versioni alternative, bozze, foto, idee. Molto interessante, adoro questo inserto. 
Voto finale: 3,5/5


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