Recensione! Da quando non ci sei, A. Knight

Bentornati o benvenuti sul blog! Oggi vi parlo di un libro che vede come protagonista una pasticcera! Invitante no? Be' forse...

Da quando non ci sei, Anouska Knight
Tradotto da Chiara Alberghetti

Anno: 2015
Casa editrice: Harlequin Mondadori
Trama: 
Holly lavora in una pasticceria, chi meglio di lei potrebbe sapere che la vita è fatta a strati, proprio come una ricca torta? Ma a quanto pare non lo sa, e dopo la morte del marito si è rifugiata in una serena e pacata quotidianità, dedicandosi solo alla sorella e ai dolci. Finché un giorno, consegnando una torta, incontra l'enigmatico Ciaran Argyll. Le loro vite sono agli antipodi, ma l'attrazione non bada a certi dettagli. Lui le commissiona i dolci per una festa elegante che darà a casa propria, e Holly e il suo socio sono invitati, per poter incontrare un'altra cliente, interessata a ingaggiarli. Ciaran e Holly a quanto pare non riescono a stare lontani, nonostante i tabloid e un passato ingombrante per entrambi. Ma in fondo si può stare bene insieme anche se si è diversi come la panna e il cioccolato. 
Recensione: Amo i libri ambientati in piccole località, che hanno molte parti ambientate in negozietti, locali dove c'è cibo...quindi questo romanzo era perfetto per me. Però, tra l'essermelo trascinato per un po' perchè leggevo poco e il modo in cui è scritto, non è stato il miglior libro che mi sia mai capitato di leggere. L'ho trovato abbastanza lento. Vi faccio un esempio: sappiamo che Holly è vedova, scopriamo cos'è successo al marito a metà libro. C'è una sorta di tira e molla tra lei e Ciaran e lo capisco perchè lei ovviamente ha paura di avere una storia dopo la morte del consorte però è stato abbastanza fastidioso perchè lei sembrava in preda a cambi di umore repentini che non sembravano molto razionali. Ciaran è un tipo a tratti distaccato, a tratti troppo presente. Non so bene descrivervi come mi sono sembrati i personaggi perchè entrambi variavano molto a seconda del momento. 
Ci sono scene esplicite ben descritte, tra cui una nel laboratorio della pasticceria e, se da una parte è una bella scena, dall'altra non riuscivo a non pensare alla confusione fatta con gli ingredienti sparsi in giro e alla scarsa igiene. Lo so, sono strana. 
Non è stato molto presente il cibo, a parte quando si parlava di torte da portare via per un ordine e pranzi in giro quindi mi è dispiaciuto. Cucinare per qualcuno per me è un atto di amore, verso gli altri o anche solo verso il cibo stesso. Ci sarebbe stata bene una descrizione maggiore delle preparazioni, avrebbe reso tutto più romantico secondo me. 
Voto finale: 3/5

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