Recensione! L'educazione, T. Westover

Ho tenuto questo libro in lettura per tre settimane, per colpa del lavoro. Ma poi sono riuscita a finirlo. Ci sono storie per cui vale la pena aspettare un po'.

L'educazione, Tara Westover

Titolo originale: Educated
Traduzione di Silvia Rota Sperti
Anno: 2018
Anno dell'edizione: 2020
Casa editrice: Feltrinelli
Collana: universale economica Feltrinelli
Trama:  
Tara, la sorella Audrey e i fratelli Luke, Tony, Tyler, Shawn e Richard sono nati in una singolare famiglia mormona delle montagne dell’Idaho. Non sono stati registrati all’anagrafe, non sono mai andati a scuola, non sono mai stati visitati da un dottore. Sono cresciuti senza libri, senza sapere cosa succede nel mondo o cosa sia il passato. Fino a diciassette anni Tara non aveva idea di cosa fosse l’Olocausto o l’attacco alle Torri gemelle. Con la sua famiglia si preparava alla sicura fine del mondo, accumulando lattine di pesche sciroppate e dormendo con uno zaino d’emergenza sempre a portata di mano. Il clima in casa era spesso pesante. Il padre è un uomo dostoevskiano, carismatico quanto folle e incosciente, fino a diventare pericoloso. Poi Tara fa una scoperta: l’educazione. La possibilità di emanciparsi, di vivere una vita diversa, di diventare una persona diversa. Una rivelazione. Tara Westover crea una storia universale di formazione che mira al cuore di ciò che l’educazione ha da offrire: la prospettiva di vedere la propria vita con occhi nuovi e la volontà di cambiarla. 
Tw: violenza, disturbi mentali
Recensione:
Ho visto questo libro ovunque prima di comprarlo e leggerlo. Non vedevo l'ora di prenderlo in mano ma, quando è arrivato il suo momento, non ero sicura che fosse la lettura giusta. Sapevo che sarebbe stato pesante dato che è un'autobiografia. E infatti così è stato. Nella prima parte del libro l'autrice sembra scrivere più per se stessa, per raccogliere i ricordi, che per un pubblico. Solo dopo un centinaio di pagine si inizia a vedere un'evoluzione nel modo di raccontare la sua vita. La storia che ci racconta è ai limiti dell'assurdo eppure è vero. Le ho creduto in ogni momento, non ho mai messo in dubbio la veridicità degli episodi raccontati. Non riuscivo però a smettere di pensare a tutto il trauma che ha collezionato nel tempo per colpa della sua famiglia. Non riuscivo a non provare compassione quando parlava di come avesse provato ad essere come la voleva la sua famiglia, alla mancanza di supporto, o ogni volta che parlava di qualche situazione pericolosa. Tara Westover è sicuramente una donna che ha tanto da insegnarci e non tanto per il dottorato in Storia (che è una cosa per cui l'ammiro), ma per com'è arrivata a raccontarci quella che è stata la sua vita. Deve aver fatto un lavoro incredibile per arrivare dov'è ora e non penso di riuscire a immaginare nemmeno un quarto del dolore provato. Non posso non includere questo libro tra i preferiti dell'anno perchè, nonostante abbia impiegato un po' di tempo a portarlo a termine e sia stata una lettura pesante, è stato davvero un libro che mi ha lasciato tanto e mi ha dato moltissimo su cui riflettere, tipo la società in cui siamo ora, il nostro modo di vedere la famiglia. Quindi ve lo consiglio ma vi avverto anche per via del contenuto. Capisco che non sia per tutti.
Voto finale: 4,5/5

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