Recensione! Non ho tempo per amarti, A. Premoli

Era da tantissimo tempo che non leggevo un romance italiano e, devo essere veramente onesta su questo, i precedenti sono finiti tutti nei Disperatamente abbandonati. Questo no. 

Non ho tempo per amarti, Anna Premoli
Anno: 2018
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Anagramma
Trama: Julie Morgan scrive romanzi d’amore ambientati nell’Ottocento. Di quell’epoca ama qualsiasi cosa: i vestiti lunghi, gli uomini eleganti, le storie romantiche che nascono grazie a un gioco di sguardi o al semplice sfiorarsi delle mani… L’unica cosa che salva del mondo di oggi è lo shopping online, che le permette di non mettere il naso fuori dal suo amatissimo e solitamente silenzioso appartamento. Almeno finché – proprio al piano di sopra – non arriva un misterioso inquilino: un ragazzo strano, molto giovane e vestito in un modo che a Julie fa storcere il naso. È davvero un bene che lei sia da sempre alla ricerca di un uomo d’altri tempi, perché il suo vicino, decisamente troppo moderno, potrebbe rivelarsi ben più simpatico di quanto avrebbe mai potuto sospettare.
Recensione: Ho iniziato questo libro con aspettative bassissime, non ricordavo neanche bene la trama e cosa ci trovo? Una protagonista insicura ma simpatica, autoironica, solitaria ma con un bel gruppo di amiche divertenti e supportive, che fa la scrittrice. Cosa arriva nella sua vita? Un nuovo vicino che è il frontman di una rock band. Io come potevo rimanere delusa da una cosa simile? Impossibile e vi spiego perché amo le band quindi amo i libri con le band. E anche quelli con scrittori/librai/bibliotecari. Qui c'è una scrittrice che si innamora del vicino (è un cliché che mi piace) che è molto più giovane di lei (e anche questo è nella mie corde) che fa parte di un gruppo rock. Ma cosa dovevo chiedere di più, dico io. Il libro è magari abbastanza prevedibile nella sua trama, ed è il motivo per cui non è stata una lettura da cinque stelle complete, ma non si può assolutamente resistere a Julie, nonostante a volte le sue insicurezze mi abbiano un po' frenata perché tendeva a ripetersi molto sul problema dell'età e dell'aspetto fisico. E non si può, ma proprio no, resistere a Terrence, che si vede che è un personaggio maschile creato da una donna perché è perfetto. Non ha un difetto che sia uno. Mi ha quasi spaventata trovare un uomo che sa cosa vuole e lo esprime perché nella realtà non esistono (e se esistono, non ne ho trovati). 
Il romanzo, manco a dirlo ad essere onesti, è un pochino esplicito - cosa che a me non dispiace affatto - ma lo è senza mai essere volgare anzi, tra tutti quelli che ho letto, è stato decisamente quello in cui il lato erotico è stato curato a dovere. 
I personaggi secondari erano tutti ben delineati, anche perché il volume è il secondo di una serie di storie legate tra di loro. Tra le amiche di Julie e la signorina Berry, non saprei chi scegliere. 
Sono già riuscita a convincere qualcuno a leggerlo e ad apprezzarlo, e spero di farlo anche con voi! Intanto farò in modo di recuperare gli altri libri di questa scrittrice, che si è appena guadagnata una lettrice in più. 
Voto: 4/5

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