Recensione! Ogni prima volta, J. A. Reynolds

Vi dico per quanti *anni* è stato nella mia libreria, questo libro, in attesa di essere letto? Cinque. L'ho comprato appena uscì l'edizione italiana. Quindi, pescare questo titolo è stato strano, inaspettato ma ne ero felice. Era giunto il suo momento.

Ogni prima volta, Justin A. Reynolds
Titolo originale: Opposite of always
Tradotto da Giorgio e Manuela Santi
Anno: 2019
Casa editrice: Piemme
Trama: Jack King è un esperto in "Ci è mancato poco". Ci è mancato poco perché tenesse il discorso di fine anno, ci è mancato poco perché entrasse nella squadra sportiva della scuola e ci è mancato poco perché conquistasse la ragazza della sua vita. Poi Jack incontra Kate a una festa. I due restano a parlare fino all'alba, si scoprono innamorati degli stessi film e della stessa marca di cereali. È un colpo di fulmine in tutto e per tutto. Ehi, Jack, niente più "Ci è mancato poco"! Invece no, perché Kate muore. Normalmente la storia si concluderebbe qui, ma la morte della ragazza rispedisce Jack indietro nel tempo al loro primo incontro e lei è di nuovo lì. Bella e radiosa come sempre. Sembra una follia eppure se il destino ha davvero deciso di offrirgli una seconda possibilità, lui è determinato a prenderla al volo. Ma nessuna azione è senza conseguenze e quando si gioca con i fili del destino - si sa - ogni scelta può essere fatale.
Recensione: Non mi piacciono i libri , né tantomeno i film, in cui si torna indietro nel tempo finché non si impara una lezione o si sistema tutto. Allora, perché ho preso questo libro, mi chiederete?
In tutta onestà non ricordo cosa mi avesse convinto, a parte la copertina e il consiglio di una youtuber che seguivo volentieri. Fatto sta che l'ho comprato con uno sconto, appena uscì (i buoni, belli e cari sconti Mondadori che regalava la Vodafone. 10€ su una spesa di 30€. Non li fanno più dal 2020). Poi è rimasto lì a prendere la polvere e non mi decidevo mai a leggerlo. A un certo punto arriva il momento per ogni libro, o almeno spero. 
All'inizio ho pensato che avesse qualcosa in comune con due romanzi di John Green - in particolare, Cercando Alaska e Città di carta - siccome i personaggi mi ricordavano un po' i suoi e lo stile narrativo pure. Speravo migliorasse perché John Green non è il mio autore preferito (nonostante qualche libro mi sia piaciuto) e infatti è migliorato. A differenza dei protagonisti dei due romanzi che ho appena menzionato, Jack ha molto di più da offrire. La sua ingenuità, la sua volontà e la determinazione che lo portano a cercare di fare sempre la cosa giusta, mi hanno conquistata. Questo romanzo non si concentra solo sull'amore romantico, come potrebbe sembrare dalla trama, ma sulle relazioni in generale. Si concentra su come una scelta porti conseguenze e su come l'equilibrio che cerchiamo in continuazione, tra le varie parti della nostra vita, sia impossibile da raggiungere veramente. Però, non per questo, non possiamo provarci. Anzi, è quello che ci rende migliori. 
Parla tantissimo dell'importanza del tempo, del rimanere nel presente. nel provare a vivere il più possibile. Parla anche di come l'amore sia una scelta, in un certo senso: ogni volta che Jack tornava nel passato, sceglieva di amare e quindi lottare per le persone amate. 
Quindi, nonostante il continuo tornare indietro nel tempo mi abbia quasi fatto perdere la pazienza, questo romanzo mi è piaciuto. Mi ha colpita. Ha fatto centro nel mio cuoricino sensibile. Perché, per una persona ansiosa che continua a provare ogni giorno a vivere nel presente, un libro che parla di azioni e conseguenze, di scelte e di amore, è il libro giusto. 
Certo, il finale poteva essere scritto meglio (lo avrei preferito di qualche pagina in più, penso che sia da un po' che non lo dico) però vi consiglio di dare un'opportunità a questa storia. 
Voto: 4/5

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