Recensione! La metà scomparsa, B. Bennett
Mi è (finalmente) capitato di leggere un libro che ha avuto grande successo fin dalla sua pubblicazione in lingua originale. E l'unica domanda che mi pongo ora è: non potevo leggerlo prima?
La metà scomparsa, Brit Bennett
Tradotto da Martina Testa
Anno: 2020
Casa editrice: Bompiani
Trama: Mallard, Louisiana, è il paese dove si è riunita una comunità di neri dalla pelle chiara, “che non sarebbero mai stati accettati come bianchi ma rifiutavano di farsi trattare come neri”.
Si parla di razzismo interiorizzato quindi, non solo il razzismo - anche violento - da parte dei bianchi, ma anche di come le persone nere interiorizzino la discriminazione.
Parla di transessualità in America, negli anni Settanta/Ottanta, e leggerlo in un momento come questo sembra paradossale e incredibile.
Si parla di amore e segreti, di fantasmi, di ricerca di altri e di se stessi. È veramente un libro che non so descrivere appieno. Lo stile narrativo è bellissimo e non riuscivo a staccarmi da questo romanzo, ogni volta che riuscivo a prenderlo in mano.
Ve lo consiglio vivamente.
Voto: 5/5
Tradotto da Martina Testa
Anno: 2020
Casa editrice: Bompiani
Trama: Mallard, Louisiana, è il paese dove si è riunita una comunità di neri dalla pelle chiara, “che non sarebbero mai stati accettati come bianchi ma rifiutavano di farsi trattare come neri”.
In un posto così non passa inosservato il ritorno di Desiree Vignes e della piccola Jude, la sua bimba, che ha la pelle nerissima. Anni prima Desiree era fuggita da Mallard e da un terribile ricordo, la morte del padre massacrato da un gruppo di bianchi: ma ora per lei il paese rappresenta la salvezza, il luogo invisibile in cui sottrarsi a un marito violento.
Desiree, però, non era fuggita da sola ma insieme a Stella, l’inseparabile gemella identica a lei. Non sapevano ancora, le due sorelle, che a New Orleans la sorte le avrebbe divise e Stella sarebbe a sua volta scomparsa.
Passano gli anni, Jude cresce e giunge anche per lei il momento di lasciare Mallard. In California, dove è arrivata per studiare medicina, incontra un ragazzo che una volta si chiamava Therese e una giovane attrice dagli occhi viola: grazie a loro scoprirà il segreto di Stella e, forse, potrà ricucire due destini separati dal razzismo e da un sogno di libertà.
Recensione: Quando ho iniziato a leggere questo libro, ho pensato che nessuno ne avesse parlato veramente nel modo giusto. È difficile anche per me spiegarvi cosa intendo senza fare spoiler ma andiamo piano piano. Ho amato i personaggi di Desiree e Stella fin dal primo momento ma, la preferenza iniziale nei confronti di Stella, è svanita con lei, lasciandomi ad ammirare la devozione che Desiree ha nei suoi confronti, anche anni dopo la sua scomparsa. O meglio, la sua fuga. Si parla tantissimo di famiglia, disfunzionale per la maggior parte, ma anche di famiglia trovata (o ritrovata, in un certo senso). Oppure, anche peggio, di come la famiglia di porti dietro un peso tremendo, a volte traumi veri propri, che vengono fatti passare di generazione in generazione. Si parla di razzismo interiorizzato quindi, non solo il razzismo - anche violento - da parte dei bianchi, ma anche di come le persone nere interiorizzino la discriminazione.
Parla di transessualità in America, negli anni Settanta/Ottanta, e leggerlo in un momento come questo sembra paradossale e incredibile.
Si parla di amore e segreti, di fantasmi, di ricerca di altri e di se stessi. È veramente un libro che non so descrivere appieno. Lo stile narrativo è bellissimo e non riuscivo a staccarmi da questo romanzo, ogni volta che riuscivo a prenderlo in mano.
Ve lo consiglio vivamente.
Voto: 5/5
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