Recensione! Un gatto per i giorni difficili, I. Syou
Ho appena finito questo romanzo di debutto di un'autrice giapponese che sembrava perfetto per me e che si è veramente rivelato tale! Non potevo rimandare la recensione alla prossima settimana!
Un gatto per i giorni difficili, Ishida Syou
Tradotto da Raffaele Papa
Anno: 2024
Casa editrice: Rizzoli
Trama: Su per la Fuyachodori, ovest sulla Rokkakudori, giù per la Tomikojidori, est per la Takoyakushidori: è facile perdersi nel dedalo di strade del centro di Kyoto. Qui, nascosta tra condomìni anonimi e vicoli bui, c'è una clinica speciale. Può essere trovata grazie al passaparola solo da chi sente davvero di aver smarrito se stesso ed è in cerca di un aiuto, una mano tesa. Il trattamento che offre, infatti, è unico nel suo genere: a ciascuno, secondo il caso, si prescrive un gatto. Ad affidarsi con un po' di sorpresa e di iniziale scetticismo alle cure feline saranno un impiegato stufo delle sopraffazioni, un uomo che si sente sempre fuori posto, una ragazzina immalinconita dal rapporto conflittuale con la madre, una stilista di borse alla ricerca di un nuovo equilibrio emotivo e un'apprendista geisha oppressa dal senso di colpa. Le loro vite ordinarie saranno sconvolte dai nuovi amici non umani. Saranno proprio loro, con piccoli disastri e un grande bisogno di cura, a dare una svolta alle giornate dei nuovi padroni, restituendogli la spinta per cambiare finalmente le loro vite.
Recensione: Questo libro me l'ha regalato Cristina, mia amica e vicina, per Natale. Sapevamo entrambe che mi sarebbe piaciuto però l'ho letto solo ora (ormai, penso vi sia chiaro che leggo i libri in ordine assolutamente casuale). È stato bellissimo: c'è tanta dolcezza (data sia dai gatti che dallo stile narrativo semplice dell'autrice), ci sono una miriade di sentimenti e c'è la sensazione che tutto possa sempre andare per il meglio. È uno di quei romanzi coccola che vanno di moda, e lo fanno per un motivo: abbiamo tutti bisogno di tranquillità e speranza in un mondo in cui accadono cose terribili in continuazione. Avrei letto questo libro in poche ore, tutte di fila, se non avessi voluto dedicarmi a Il conte di Montecristo, mentre ero ammalata perché è veramente scorrevole. Dovete recuperarlo assolutamente se amate i gatti, che ne abbiate uno o no. Però crea un problema in più nelle vostre vite: vorrete sicuramente un gatto (io non ce l'ho quindi dovrò strapazzare il micio di Cristina, in attesa di essere scelta dal Sistema di distribuzione dei gatti, che conoscerete sicuramente se passate del tempo sui social). La sensazione di calore che trasmette questo romanzo, composto da poche storie legate tutte da questa magica clinica, è veramente imbattibile. Ho già preso il secondo ma, prima, finirò di leggere le avventure del mio caro Conte di Montecristo (che sto amando).
Voto: 5/5
Tradotto da Raffaele Papa
Anno: 2024
Casa editrice: Rizzoli
Trama: Su per la Fuyachodori, ovest sulla Rokkakudori, giù per la Tomikojidori, est per la Takoyakushidori: è facile perdersi nel dedalo di strade del centro di Kyoto. Qui, nascosta tra condomìni anonimi e vicoli bui, c'è una clinica speciale. Può essere trovata grazie al passaparola solo da chi sente davvero di aver smarrito se stesso ed è in cerca di un aiuto, una mano tesa. Il trattamento che offre, infatti, è unico nel suo genere: a ciascuno, secondo il caso, si prescrive un gatto. Ad affidarsi con un po' di sorpresa e di iniziale scetticismo alle cure feline saranno un impiegato stufo delle sopraffazioni, un uomo che si sente sempre fuori posto, una ragazzina immalinconita dal rapporto conflittuale con la madre, una stilista di borse alla ricerca di un nuovo equilibrio emotivo e un'apprendista geisha oppressa dal senso di colpa. Le loro vite ordinarie saranno sconvolte dai nuovi amici non umani. Saranno proprio loro, con piccoli disastri e un grande bisogno di cura, a dare una svolta alle giornate dei nuovi padroni, restituendogli la spinta per cambiare finalmente le loro vite.
Recensione: Questo libro me l'ha regalato Cristina, mia amica e vicina, per Natale. Sapevamo entrambe che mi sarebbe piaciuto però l'ho letto solo ora (ormai, penso vi sia chiaro che leggo i libri in ordine assolutamente casuale). È stato bellissimo: c'è tanta dolcezza (data sia dai gatti che dallo stile narrativo semplice dell'autrice), ci sono una miriade di sentimenti e c'è la sensazione che tutto possa sempre andare per il meglio. È uno di quei romanzi coccola che vanno di moda, e lo fanno per un motivo: abbiamo tutti bisogno di tranquillità e speranza in un mondo in cui accadono cose terribili in continuazione. Avrei letto questo libro in poche ore, tutte di fila, se non avessi voluto dedicarmi a Il conte di Montecristo, mentre ero ammalata perché è veramente scorrevole. Dovete recuperarlo assolutamente se amate i gatti, che ne abbiate uno o no. Però crea un problema in più nelle vostre vite: vorrete sicuramente un gatto (io non ce l'ho quindi dovrò strapazzare il micio di Cristina, in attesa di essere scelta dal Sistema di distribuzione dei gatti, che conoscerete sicuramente se passate del tempo sui social). La sensazione di calore che trasmette questo romanzo, composto da poche storie legate tutte da questa magica clinica, è veramente imbattibile. Ho già preso il secondo ma, prima, finirò di leggere le avventure del mio caro Conte di Montecristo (che sto amando).
Voto: 5/5

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