Recensione! Io che non vivo senza te, L. Wiess

Eccoci qui con una nuova recensione. Due cose prima di iniziare: non lasciatevi ingannare dal titolo e, mi raccomando, controllate il blog e i social il 18 agosto.

Io che non vivo senza te, Laura Wiess
Anno dell'edizione: 2014
Casa editrice: Newton Compton Editori
Titolo originale: Me since you
Trama: Rowan Areno ha solo sedici anni, ma la vita l’ha già messa a dura prova. Solo pochi mesi fa era una normale ragazzina, che amava ridere e divertirsi con le amiche, poi suo padre – il suo forte, infallibile papà – si è suicidato, lasciando a lei e sua madre solo un mucchio di domande destinate a rimanere senza risposta. Sono passati alcuni mesi ormai da quel terribile giorno di maggio, ma Rowan non è ancora riuscita a fare davvero i conti con il trauma della perdita. Non capisce come suo padre abbia potuto scegliere di abbandonarla, come abbia potuto compiere un gesto così estremo. Rowan è a pezzi, ma proprio quando ormai ha perso la speranza, ritrova Eli, un ragazzo con cui aveva condiviso un’unica, magica serata prima che la sua vita andasse in rovina. Anche lui è stato ferito, anche lui ha perso qualcuno che amava. Rowan ed Eli insieme, tenendosi per mano, forse possono cercare di resistere, di rialzare la testa, di dare un senso al passato e lasciarselo alle spalle.
Recensione: Onestamente, non ricordo come questo libro sia riuscito ad entrare nella mia lista dei desideri. Secondo me era correlato a Raccontami di un giorno perfetto su goodreads. O almeno così credo. Perchè questi libri hanno un tema in comune o meglio due: il suicidio e la depressione.
La prima parte non mi ha fatto impazzire perchè la scrittrice saltava tra gli eventi come se stesse saltando la corda, cambiando punto di vista quasi a caso, senza avvisare. Ma a parte questo e il fatto che pare che in America i sedicenni possano girare anche nel bel mezzo della notte, puramente a caso senza avvisare, non esistono cose che non mi siano piaciute di questo libro. Ho iniziato a piangere praticamente da subito. Leggere questo libro è stato estremamente doloroso perchè la scrittrice ha saputo scriverlo molto bene. La depressione vista da fuori, il suicidio vissuto dai sopravvissuti, il lutto e ciò che ne deriva...ogni cosa era stata scritta con la massima precisione. Mi è sembrato di viverlo io, il dolore di Rowan. Magari ho provato questa sensazione perchè ho perso qualcuno di molto caro nell'ultimo anno ma sulla bravura della scrittrice non possiamo dir nulla. Non solo ha saputo costruire una storia molto verosimile ma ha anche saputo descrivere ogni singolo momento con grande passione.
Temevo che sarebbe stata una banale storia d'amore invece è stata una travolgente storia di perdita, dolore e forza perchè, per affrontare certi momenti, ne serve decisamente tanta.
Il finale è stato estremamente doloroso ma bellissimo. Questo libro rientra assolutamente nella serie "I peggiori pianti della mia vita".
Il problema di questo libro - che non è decisamente causato dall'autrice - è il titolo. La mia enorme domanda ora e per sempre sarà. ma perchè diavolo le case editrici cambiano i titoli? La copertina mi sta anche bene ma i titoli? Traduci quasi 400 pagine perfettamente o quasi per poi cambiare il nome del libro stesso? A che pro? Onestamente il titolo italiano non è decisamente più attraente, almeno dal mio punto di vista, quindi non me lo spiego. Se qualcuno è disposto a farlo, si accettano consigli e spiegazioni.
Voto finale: 4/5

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