Recensione! Fangirl, R. Rowell

Ciao a tutti! Se siete qui or ora è probabilmente perchè ho creato un po' di hype perchè avevo rimosso la recensione dal blog per aggiornarla in seguito alla rilettura di novembre 2018. La prima parte sarà la recensione originale, la successiva quella della seconda esperienza con Fangirl. Mi sapeva fatica creare un doppio post quando volevo semplicemente aggiungere poche cose o ribadire quelle già dette. Col senno di poi forse era meglio fare due post perchè mi sono ritrovata a scrivere un mondo di cose ma non sarei io se facessi come gli altri. In ogni caso preparatevi una tisana e i biscotti perchè avrete un bel po' da leggere.

Fangirl, Rainbow Rowell
Casa editrice: Pan Macmillan, per l'Italia è edito da Piemme
Anno dell'edizione: 2014
Trama: Approdata all'università, dove la sua gemella Wren vuole solo divertirsi tra party, alcool e ragazzi, la timidissima Cath si trova sola per la prima volta e si rinchiude nella sua stanza a scrivere la fan fiction di cui migliaia di fan attendono il seguito. Ma una compagna di stanza scontrosa con un ragazzo carino che le sta sempre intorno, una professoressa di scrittura creativa che pensa che le fan fiction siano solo un plagio e un compagno bellissimo che vuole lavorare con lei, obbligheranno Cath ad affrontare la sua nuova vita. 
Recensione:
 Vorrei partire con questa recensione annunciando che sarà lunghissima e che potete tranquillamente farvi un tè con i biscotti perchè ne avrete bisogno. 

Purtroppo ci ho messo una vita a leggerlo ma la vita accade e non sempre è una cosa troppo positiva.
Come ben sapete, ho già letto Eleanor&Park della stessa autrice, trovate qui la recensione. 

Allora prima cosa: io stessa sono una fangirl, anche io scrivo fanfiction (che non pubblico, sorry) e mi sono ritrovata in tante parti. Non solo perchè Cath è una super-fangirl, ma perchè questo libro racconta la storia di una persona qualsiasi e quindi chiunque potrebbe ritrovarsi tra le sue pagine. Ho amato il fatto che si parlasse di due gemelle (amo le storie con i gemelli e ne ho lette solo due!) e del loro rapporto. Mi è piaciuto che si parlasse di problemi mentali, di come un abbandono abbia effetti diversi sulle persone, dei problemi famigliari. Mi ha fatta sentire meno sola proprio quando ne avevo bisogno. Mi è dispiaciuto che, verso la fine, la scrittrice abbia preferito tralasciare un po' questa parte del romanzo per preoccuparsi di altri punti.
Mi è piaciuto leggere di qualcuno alle prese con le novità e le difficoltà nell'accettare il cambiamento o poter leggere per una volta di una storia d'amore che nasce pian piano e di tutto ciò che comporta per una persona che ha paura di fare nuove esperienze e che non riesce ad uscire dalla propria zona di comfort. E' stato anche particolarmente illuminante su come funziona l'università americana (anche se Jane the virgin aveva già fatto la sua parte su questo punto😁) e il rapporto con gli insegnanti e gli altri studenti, anche se la scrittrice non ci si è soffermata troppo.

La Rowell ha dato molto spazio all'idea della scrittura e di ciò che significa per chi scrive, come ci si sente quando qualcosa ci viene rubato oppure come ci si sente quando non si hanno idee. Immagino che abbia vissuto tante delle cose di cui parlava, su questo tema perchè ad alcune non avrei mai pensato nonostante ami scrivere (e, come già riferito, non solo nel blog). 
Non so che personaggio scegliere, ho amato da morire Cath e Levi. Su quest'ultimo mi viene da dire - nonostante l'autrice abbia detto che non è ispirato a nessuno in particolare - che è la versione letteraria di Luke Hemmings, nel periodo del 2014/15, alias ai tempi dell'uscita del primo album dei 5 seconds of summer. Ma forse sono le troppe fanfiction che leggo sulla mia band preferita a farmelo pensare.
Una cosa che non mi ha fatto impazzire è l'inserimento di un racconto in pezzi in certi punti. La scrittrice ha pubblicato Carry on anche in realtà ma quella trascritta qui non mi pare sia la stessa fanfiction, bensì un altro racconto. L'ho trovato un po' insensato aggiungere questa storia, mi bastava sapere che Cath la stava leggendo a qualcuno (non vi dirò il nome di questo personaggio per non fare spoiler). In più la parte finale sembrava scritta un po' in maniera veloce.

Tutto sommato non saprei di cos'altro lamentarmi: aveva tutto ciò che desideravo trovare in un YA.

Cosa sarà cambiato in circa un anno?


Aggiornamento di novembre 2018: Il motivo per cui ho voluto rileggere questo libro è che è l'unico romanzo che parla di gente che va al college. Io sono all'ultimo anno della triennale e non avevo ancora letto un romanzo con personaggi che si trovassero nella mia stessa situazione.
Quando l'ho letto la prima volta, attraversavo un brutto momento. Ho cercato di fare in modo che gli eventi dell'ultimo anno non influissero troppo sul mio blog e spero che sia andata così.
Ho riletto il libro proprio nei primi mesi di permanenza (non totalmente fissa, lo ammetto) a Verona, al primo anno da fuori sede, esattamente come quello che deve attraversare Cath. 

Io mi sono rivista tantissimo in lei, forse questa volta di più della prima. Le uniche differenze sono che a me piace affrontare i cambiamenti e che non ho avuto così tanta fortuna in amore.
Avevo detto che mi sembrava insensato aggiungere i brani tratti dalle fanfiction di Cath e così li ho saltati di brutto durante la rilettura (oops!) però mi sono accorta che non ho mai parlato di tante cose.
Una fra tutte è la difficoltà nel dover scrivere quando si è obbligati per quelli che hanno la passione per la scrittura. Cath deve scrivere una storia originale per il corso di scrittura creativa e non riesce mai a trovare l'idea giusta. Quanta verità in questi momenti! Io ho sempre odiato scrivere i temi, ho sempre odiato seguire una traccia (ed è esattamente il motivo per cui certi post escono dopo anni: sono troppo pigra e combattuta per scrivere un post in un'unica tirata se si tratta di fare una lista di libri inerenti ad un tema in particolare).
Ma poi ho anche tralasciato la cura che ci mette la Rowell nell'esprimere le emozioni di Cath. Mi sembrava di viverle in prima persona. Sono abbastanza empatica (forse l'ultimo anno mi ha resa meno sensibile, dipende dalla persona che mi trovo davanti) quindi questo ha influito sicuramente ma voi leggete esattamente ogni cosa che sente Cath in ogni momento del suo primo anno da studentessa universitaria. 

Come ultima osservazione sulla storia in sé c'è questa, per me la più importante: il messaggio che passa la protagonista quando si ritrova con il genitore che l'ha abbandonata, il non saper perdonare. Chiariamoci, anche se sono una persona riservata e vorrei mantenere la mia vita privata il più lontano possibile dal blog (non sono brava solo perchè sono una chiacchierona, lo so): mi sono trovata nella stessa orribile situazione. Ad un certo punto te ne fai una ragione, circa. Però non siamo tutti bravi a perdonare. Anzi, io non lo sono per niente. E leggere di come reagisce lei mi ha fatta sentire molto più sola. Un sacco di ragazzi vivono questo tipo di situazioni. Alcuni sanno perdonare, alcuni non ce la fanno e vanno comunque avanti. Vanno bene entrambe le cose. Penso che la nostra società abbia una visione troppo forzata del perdono, della serie "se non perdoni, sei una persona crudele" ma è una visione sbagliata perchè ognuno deve essere libero di scegliere da solo, esattamente come fa Cath. L'ho trovato un passaggio importantissimo.
Ho letto nelle recensioni negative che alcuni considerano questo libro banale perchè contiene tutti gli stereotipi sulle fangirl ma mi sono fatta davvero due domande al riguardo. Se delle persone sono esattamente come Cath, vuol dire che seguono uno stereotipo o che gli altri credono che quello stile di vita sia solo qualcosa di auto-imposto, come se seguissimo un modello prefissato? Non so se mi sono spiegata e probabilmente non capirò mai il punto di vista di queste persone ma d'altronde sono io quella chiusa in camera, di sabato sera, a scrivere la seconda recensione di un libro che ho già letto e non loro. 

Voto finale: 5/5

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