Ho svaligiato le librerie di Mantova durante il Festivaletteratura - D come danni: set 2024

Quest'anno, contrariamente ai piani originali, sono stata al Festivaletteratura una sola volta in seguito al tradimento di Trenitalia. Ironia a parte, dovevo andare ad assistere all'evento di Zerocalcare la domenica ma ho subito i disagi che si verificano con gli scioperi (e non solo, dato che la settimana dopo mi sono trovata a piedi comunque per un guasto). Anche se mi è dispiaciuto perdermi una giornata di Festival, un evento importante ma, soprattutto, le mie amiche, sono felice di esserci stata almeno una volta. È stato davvero speciale e... ho esagerato. Ho comprato un numero di libri molto grande. Portafoglio e libreria non sono troppo contenti. Io sì. Io molto.
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Il primo libro è una cosa che amo e che parla della mie origini: Il vocabolarietto Mantovano - Italiano di Ettore Berni, pubblicato da Tre lune edizioni. Questo vocabolarietto era stato scritto per insegnare ai bambini che parlavano solo in dialetto, la lingua italiana affinché potessero andare a scuola senza aver problemi legati alla lingua. Ovviamente parliamo di fine Ottocento. 
L'ho preso perché, nonostante la mia città natale (dove vivo tutt'ora) sia emiliana, io parlo dialetto mantovano, essendo il dialetto di mio nonno, con cui sono cresciuta, e che parla la mia nonna, cresciuta tra il mantovano e l'Emilia. Mi ha fatto pensare tantissimo a lui, che non ho più da otto anni, come tante cose ultimamente. 

Ho comprato un paio di libri a una bancarella. Il primo è stato Tre di Valérie Perrin, pubblicato da Edizioni e/o. Questa è la trama: «Mi chiamo Virginie. Di Nina, Adrien ed Étienne, oggi Adrien è l’unico che ancora mi rivolge la parola. Nina mi disprezza. Quanto a Étienne, sono io che non voglio più saperne di lui. Eppure fin dall’infanzia mi affascinano. Sono sempre stata legata soltanto a loro tre». 1986. Adrien, Étienne e Nina si conoscono in quinta elementare. Molto rapidamente diventano inseparabili e uniti da una promessa: lasciare la provincia in cui vivono, trasferirsi a Parigi e non separarsi mai.
2017. Un’automobile viene ripescata dal fondo di un lago nel piccolo paese in cui sono cresciuti. Il caso viene seguito da Virginie, giornalista dal passato enigmatico. Poco a poco Virginie rivela gli straordinari legami che uniscono quei tre amici d’infanzia. Che ne è stato di loro? Che rapporto c’è tra la carcassa di macchina e la loro storia di amicizia?
La parte divertente del trovare questo libro è che l'avevo menzionato pochi minuti prima a chi era con me quel giorno. Non mi aspettavo che fosse un librone così grande, sarà difficile tenerlo in borsa quindi farei meglio a leggerlo in un periodo di ferie. Chissà. 

L'altro libro che ho comprato in quella bancarella è Se i gatti scomparissero dal mondo di Kawamura Genki, pubblicato da Einaudi. Questa è la trama: Il protagonista della nostra storia di lavoro fa il postino, mette in comunicazione tutti gli altri ma accanto a sé non ha nessuno. La sua unica compagnia è un gatto, Cavolo, con cui divide un piccolo appartamento. I giorni passano pigri e tutti uguali, fin quando quello che sembrava un fastidioso mal di testa si trasforma nell'annuncio di una malattia incurabile. Come passare la settimana che gli resta da vivere? Riesce a stento a compilare la lista delle dieci cose da provare prima di morire... Non resta nulla da fare, se non disperarsi: ma ecco che ci mette lo zampino il Diavolo in persona. E come ogni diavolo che si rispetti, anche quello della nostra storia propone un patto. Un giorno di più di vita in cambio di qualcosa…
Un altro libro che mi incuriosisce da tempo. Non ho ancora letto un romanzo giapponese, nonostante ne abbia un paio ma questo sembra davvero particolare. Soprattutto perché amo i gatti e non posso immaginare un mondo senza. 

Sono stata da Libraccio (quella di Mantova è la più bella che io abbia mai visitato, di librerie di questa catena) e lì ho davvero dato il meglio - o il peggio, dipende dai punti di vista - di me. 
Il primo libro che ho recuperato è stata L'arminuta di Donatella Di Pietrantonio, sempre pubblicato da Einaudi. Questa è la trama: La protagonista, con una valigia in mano e una sacca di scarpe nell'altra, suona a una porta sconosciuta. Ad aprirle, sua sorella Adriana, gli occhi stropicciati, le trecce sfatte: non si sono mai viste prima. Inizia così questa storia dirompente e ammaliatrice: con una ragazzina che da un giorno all'altro perde tutto – una casa confortevole, le amiche più care, l’affetto incondizionato dei genitori. O meglio, di quelli che credeva i suoi genitori. Per «l’Arminuta» (la ritornata), come la chiamano i compagni, comincia una nuova vita.
Ne ho sentito parlare in lungo e in largo ed è da molto che pensavo di leggerlo. Interessa anche alla nonna quindi penso lo leggeremo insieme. 

L'altro romanzo che ho preso dalla sezione "occasioni" è stato Dentro l'acqua di Paula Hawkins, pubblicato da Piemme. La trama è questa: Quando il corpo di sua sorella Nel viene trovato in fondo al fiume di Beckford, nel nord dell'Inghilterra, Julia Abbott è costretta a fare ciò che non avrebbe mai voluto: mettere di nuovo piede nella soffocante cittadina della loro adolescenza, un luogo da cui i suoi ricordi, spezzati, confusi, a volte ambigui, l'hanno sempre tenuta lontana. Ma adesso che Nel è morta, è il momento di tornare. Di tutte le cose che Julia sa, o pensa di sapere, di sua sorella, ce n'è solo una di cui è certa davvero: Nel non si sarebbe mai buttata. Era ossessionata da quel fiume, e da tutte le donne che, negli anni, vi hanno trovato la fine - donne "scomode", difficili, come lei -, ma mai e poi mai le avrebbe seguite. Allora qual è il segreto che l'ha trascinata con sé dentro l'acqua? E perché Julia, adesso, ha così tanta paura di essere lì, nei luoghi del suo passato? La verità, sfuggente come l'acqua, è difficile da scoprire a Beckford: è sepolta sul fondo del fiume, negli sguardi bassi dei suoi abitanti, nelle loro vite intrecciate in cui nulla è come sembra.
Nel 2021 ho letto La ragazza del treno, della stessa autrice, e mi è piaciuto davvero molto (la recensione la potete leggere cliccando sul titolo del libro!). Non potevo non prendere altro dell'autrice.

Ho letteralmente fatto scorta di fumetti, come se non ne avessi abbastanza. Ho recuperato il primo volume di Hirayasumi di Keigo Shinzo, pubblicato da J-pop. La trama è questa: Hiroto Ikuta, ventinove anni, non ha un lavoro fisso, vita amorosa, né alcuna preoccupazione per il futuro. È un “freeter”, uno di quei giovani che, terminati gli studi, si mantengono saltando da un part-time breve all'altro, per non smarrire il proprio senso di libertà. In seguito alla morte di un'anziana signora alla quale faceva compagnia, Hiroto eredita una casa a Tokyo, nella quale si trasferisce con la cuginetta Natsumi, diciottenne, che intende studiare arte all'università. Giorno dopo giorno, le vite dei due si intrecceranno sempre più con quelle delle persone attorno a loro, ognuno alle prese con i propri problemi e le proprie difficoltà quotidiane.
Lo adocchiavo da quand'è uscito. Sembra proprio il genere di storia che può piacermi e tenermi compagnia. Inoltre la copertina è adorabile. 

Ho recuperato un cofanetto sempre di J-pop, ovvero Your name. Another side: earthbound di M. Shinkai, A. Kanoh e J. Nakamura. È una versione alternativa di Your name (che ho amato tantissimo, come potrete leggere nella recensione che trovate cliccando sul titolo). Ormai è un obiettivo, collezionare cose che riguardano questo manga/anime. 

Ho recuperato infine una duologia di graphic novel: La Belgica di Toni Bruno, pubblicati da Bao Publishing. Metto solo la trama de Il canto delle sirene, il primo volume, perché mettere anche quello de La melodia dei ghiacci sarebbe spoiler anche per me: Una vecchia baleniera riadattata per una missione esplorativa estrema. Un equipaggio poco motivato, e dubbioso sull'esito della spedizione. Un capitano tutto d’un pezzo e due esploratori che ancora non sanno di essere destinati a diventare leggendari. L’anno è il 1897 e Jean Jansen non c’entra niente con questa storia, ma si ritrova a bordo e dovrà fare almeno un pezzo di strada con quell'equipaggio. Cercando la strada di casa, troverà il vero senso della sua vita. 
Ho già letto Da quassù la terra è bellissima di questo autore, che mi piacque molto. Questi due volumi sembrano davvero bellissimi, dal punto di vista artistico e la trama mi ricorda un po' quella de Il porto proibito di Radice-Turconi (che ho adorato). 

Non essendo evidentemente contenta, la settimana dopo sono capitata dalla mia fumetteria di fiducia e ho comprato Insomniacs after school vol. 12 di Makoto Ojiro, J-pop. È il terzultimo volume della serie, non voglio crederci neanch'io. Ma alla fine so che ho tante altre serie ad aspettarmi. Belle come questa? Non lo so ma vi lascio qui il link per leggere trama e recensione del primo volume: Insomniacs after school vol. 1.

Non fatemi sentire sola! Fatemi sapere cosa vi siete presi in questi giorni o cosa state leggendo! 

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