Recensione! Fontamara

Salve a tutti. In otto giorni - dato che per due faceva troppo caldo anche solo per pensare - ho letto un altro libro per le vacanze, assegnatomi dalla prof. di italiano. Dopo aver abbandonato Uno, Nessuno e Centomila di Pirandello dopo sole 27 pagine (per la prima volta, in tutta la mia vita) mi sono buttata su questo.

Fontamara, Ignazio Siloni, Oscar Mondadori, 1985

Trama: Giugno 1929. La storia narra di Fontamara, nome immaginario di un paesino tra le montagne abruzzesi in cui abitano praticamente solo "cafoni" ovvero contadini. Giorno dopo giorno, ai contadini vengono inflitte ingiustizie di ogni tipo, dalla semplice negazione di un parroco, al ritiro delle acque di un ruscello per irrigare i campi, ai maltrattamenti. La storia viene scritta durante l'esilio dello scrittore, nel 1930 ed è dal punto di vista di tre fontamaresi: una famiglia composta da madre, padre, figlio.
Recensione: La storia è carina e attuale ma è molto monotona. In dieci capitoli si ripetono le solite cose: i "cafoni" sono ignoranti, vittime dei potenti, non ottengono mai giustizia, vengono solo narrate ingiustizie diverse ma la morale è quella.
L'ho letto per la scuola e, purtroppo non ho mai trovato un libro molto entusiasmante tra quelli suggeriti eccetto Gomorra e La rivolta del corpo.
L'ho letto velocemente ma potevo farne a meno, non tanto per il racconto ma per la monotonia e lo stile.
Voto finale: 2,5/5

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