Recensione! L'Etranger, Albert Camus
Finalmente
ho finito l'ennesimo libro per la scuola.
E' stata
una tortura come poche altre. Perchè? Continuate a leggere.
L'Etranger, Albert Camus
Trama: L'opera, divisa in due parti, racconta della vita di un
uomo di origine francese, che vive ad Algeri, conosciuto come Meursault. La vicenda inizia con la
morte della madre del protagonista, ospite di un ospizio fuori città. Il
carattere di Meursault viene subito messo in evidenza: sembra non provare alcun
tipo di emozione per la madre, rifiuta di vederne le spoglie, beve caffè e fuma vicino
alla bara. Il punto di vista è in prima persona, direttamente nella mente di
Meursault. Nei giorni dopo il funerale, questi inizierà una relazione con una
donna, sua ex collega di ufficio, conosciuta in spiaggia, di nome Marie. Per
quanto Marie sia veramente innamorata di lui e desideri sposarlo, il
protagonista prova per lei solo desiderio fisico privo di sentimenti. Meursault
si ritroverà, per una serie di circostanze e senza una volontà precisa, a
commettere un omicidio su una spiaggia, colpendo un arabo e uccidendolo per poi
sparare altre tre volte sul suo corpo inerte. La pistola gli era
stata data da un suo amico, Raymond Synthès, un magazziniere forse sfruttatore
di donne che aveva schiaffeggiato e picchiato la sorella della vittima,
provocando in questi un desiderio di vendetta. Meursault verrà messo in
prigione per il suo crimine e durante il lungo processo verrà discusso, più che
l'assassinio, il fatto che l'imputato sembri non provare alcun tipo di rimorso
per quello che ha fatto. Malgrado i tentativi dell'avvocato difensore, e vista
anche la poca collaborazione del suo assistito che non difende nemmeno se
stesso, alla fine Meursault verrà condannato a morte; egli non tenta nemmeno di
trovare il perdono attraverso Dio, rifiutando il conforto del prete. La storia finirà con
Meursault che realizza quanto l'universo stesso sembri indifferente rispetto
all'umanità.
Recensione: chi mi conosce sa che odio il francese e non so nemmeno
perchè abbia scelto di studiarlo al liceo ma avevo 13 anni e mezzo, il che dice
molte cose.
Comunque,
da lettrice accanita ho pensato che sarebbe stata l'occasione buona per
avvicinarmi alla lingua.
No, non, nein, nada, proprio per niente.
Parto
dicendo che è molto noioso, soprattutto per la completa indifferenza del
protagonista e per il fatto che la storia sia proprio narrata in prima persona.
Muore sua madre e non ricorda quanti anni abbia, non la vuole neanche
vedere. Marie gli chiede se la vuole sposare e dice di sì. Gli chiede se
la ama e dice di no. Aiuta Raymond con la faccenda della ragazza che poi
picchia. Poi vanno in spiaggia con Marie, Raymond, Masson e la sua
compagna.
Poi
uccide l'arabo e finalmente mi aspettavo un po' di
azione. Invece niente! Carcere, processo, condanna a morte e in tutto
questo lui rimane indifferente.
E in
tutto questo io, a parte annoiarmi e insultare l'autore, non ho colto nulla.
Questo libro non mi ha lasciato nient'altro che la sensazione di aver sprecato
tempo inutilmente. Sensazione che è stata confermata terminando il libro.
Probabilmente
non ho apprezzato la filosofia o lo stile dell'autore ma boccio completamente
questo libro.
Voto finale: 1/5
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