Recensione! La biblioteca perduta dell'alchimista, M. Simoni

E ho finito un altro libro di un'altra trilogia! Merito un applauso bello e buono perchè almeno ogni tanto finisco ciò che inizio.

La biblioteca perduta dell'alchimista, Marcello Simoni
Anno: 2012
Editore: Newton compton editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Saga: Trilogia del Mercante di Reliquie
Trama:
Quali misteri nasconde il Turba philosophorum, il libro segreto degli alchimisti? È la primavera del 1227 e la regina di Castiglia è scomparsa in modo misterioso. Strane voci corrono per il regno e alcuni parlano di un intervento del Maligno. L'unico in grado di risolvere l'enigma è Ignazio da Toledo, grande conoscitore dei luoghi e delle genti grazie ai suoi numerosi viaggi tra Oriente e Occidente e alla sua capacità di risolvere arcani e antichi misteri. A Cordoba, dove Ignazio viene convocato, incontra un vecchio magister che gli parla di un libro che tutti stanno cercando e che potrebbe dargli indizi sull'accaduto. Ma il giorno dopo verrà trovato morto avvelenato. Le ricerche del mercante di reliquie partono subito fino al rinvenimento del mitico Turba philosophorum, un manoscritto attribuito a un discepolo di Pitagora, che conserva l'espediente alchemico più ambito al mondo: la formula per violare la natura degli elementi. L'incontro poi con una monaca e con un uomo considerato da tutti un posseduto, ma in verità affetto da saturnismo, indirizzeranno Ignazio verso il castello di Airagne e dal suo misterioso signore, il Conte di Nigredo. Qui è custodito un terribile segreto, ma non sarà facile mettersi in salvo dopo averlo scoperto.
Recensione:
Dopo mille libri abbandonati, finalmente ne ho letto uno che ho apprezzato. Marcello Simoni ha saputo anche una volta attirare la mia attenzione con un intrigato mistero. Devo essere onesta: avevo un dizionario vicino perchè usa termini talvolta poco usati al giorno d'oggi e, alcune volte, capivo benissimo dove voleva andare a parare con tutta quella sfilza di indizi e misteri vari da risolvere. Questo libro, rispetto al precedente (Il mercante di libri maledetti) ha avuto molti più colpi di scena e anche più scene di combattimenti o uccisioni e anche dettagli poco piacevoli al riguardo ma è stato molto molto interessante (la cultura dell'autore mi stupisce molto anche se so che è laureato in lettere). Mi sono piaciute molto le citazioni di testi antichi realmente esistenti mentre ho apprezzato di meno l'uso di parole straniere come in francese o latino. Ma questo ha dato un tocco in più al libro, come se ne avesse avuto bisogno.
Devo ammettere che il finale mi ha fatta piangere (mentre mia nonna aveva già previsto come sarebbe andata a finire).
E ora si attende di prendere il seguito.
Voto finale:5/5

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