Recensione! Città di carta, J. Green

Nonostante l'università, non si può smettere di leggere. E' vietato. E questa volta si parla di uno dei libri "famosi".

Città di Carta, John Green
Anno: 2014
Editore: Rizzoli
Trama: Quentin Jacobsen è sempre stato in­namorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da
bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembra­va essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l’ultima.
Recensione: Non è il primo libro di Green che leggo. E' il terzo. Il primo è stato Will ti presento Will (che è scritto assieme a David Levithan) e il secondo Colpa delle stelle (per cui piango ancora). Quindi dopo due libri dello stesso autore che ti sono piaciuti, vai sul sicuro quando ne metti in lista altri dello stesso autore. Non ti fermi neanche a leggere la trama (in realtà per Teorema Catherine l'ho fatto dopo due anni che l'avevo messo in lista). Ma a volte questo non basta. Ho odiato i personaggi. Quentin è uno stupido, Margo una viziata, Ben un idiota, Radar forse si salva. Non me ne andava bene mezzo. Ma l'ho letto. E mi ha fatto una pena assurda. L'ho letto per vedere se l'autore dava un senso a tutto questo ma è stata un'odissea più per me che per loro che stavano viaggiando e cercando Margo che era scomparsa. Avrei preferito che qualcuno fosse morto, a questo punto, sarebbe stato molto più emozionante. Non ha soddisfatto per niente le mie aspettative. Non mi è piaciuto nemmeno il modo in cui lo scrittore ha deciso di scriverlo, voglio dire certe parti sono davvero stupide e inutili (potrei dire tutto il libro ma non me la sento di essere così cattiva).
Sicuramente leggerò altri libri di Green ma non questo. 
Voto finale:2/5

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