Recensione! Gathering Blue - La rivincita, L. Lowry

Bentornati su questo blog! Cosa fa una persona prima dell'ultimo esame della sessione invernale? Termina il secondo libro di una saga, ovvio.

Gathering Blue - La rivincita, Lois Lowry
Casa editrice: Houghton Mifflin Harcourt
Anno edizione: 2000
Trama: Ambientato in una comunità del prossimo futuro al pari di The Giver, in un villaggio dove ognuno pensa solo a se stesso e le persone con malattie o problemi fisici sono considerate inutili per la comunità e vengono lasciate morire, una ragazzina zoppa lotterà per conquistarsi il diritto di vivere. 
Ma, riuscendo a ricavarsi un posto all'interno di quella società, si renderà poi conto di come sia profondamente sbagliata e di quanto sia necessario cambiarla. Rifiuterà quindi l’occasione che a un certo punto le verrà offerta di scappare, e deciderà di fermarsi per iniziare a cambiare le cose dall'interno.


Recensione: ho comprato questo libro recentemente ad un euro su amazon, in lingua originale perché sto leggendo la saga direttamente in inglese. Le condizioni del libro mi hanno fatta un po' soffrire ma non importa. Una volta messo sullo scaffale dei libri da leggere, ho avuto la costante voglia di leggerlo. E così fu. Ci ho messo cinque giorni solo perché avevo il ripasso per l'esame. Kira è una bambina che ha avuto tutte le cose brutte che puoi avere dalla vita: suo padre sembra essere stato ucciso da una bestia durante la caccia, la madre è appena morta per una malattia che sembra aver colpito solo lei, è zoppa e abita in un villaggio dove chiunque è "difettoso" - ovvero presenta difetti fisici - viene lasciato morire nel Campo. È stata salvata dalla madre e dal nonno contro le regole della comunità perché, come viene detto durante il piccolo processo in cui è l'imputata, qualche eccezione viene fatta. Appunto, come se non bastasse, Vandara (una delle donne del villaggio) vuole il pezzo di terra su cui si erigeva la sua capanna per farne un pollaio/asilo. Ma proprio durante il processo il Concilio decide che non solo la ragazzina può rimanere nonostante il suo difetto fisico ma anche che dovrà lavorare per loro. Perché Kira ha un talento innaturale nel ricamare e cucire, è ancora più brava della madre. E per questo deve riparare la vestaglia per il Cantante che narra la storia del villaggio una volta all'anno. Così si ritroverà non solo ad avere una casa ma anche tutte le comodità, qualche nuovo amico e tutto il materiale che le serve. Inoltre una donna le insegnerà a tingere i fili da sola. Il problema è che un giorno questa donna inizia a sostenere che non esistono bestie che le possano far male, nelle vicinanze e questo rende dubbiosa Kira: il padre è morto per via di una bestia, Vandara stessa ne riporta le cicatrici. In seguito alla sua confidenza a Jamison, il suo tutore, Annabella viene trovata morta. E da quel momento si verificano tantissime cose strane che pian piano porteranno Kira a capire appieno quello che accade nel "dietro le quinte" del suo villaggio, all'insaputa del popolo ignorante.
Non è stato emozionante quanto The giver ma è comunque stato molto bello. Ho adorato la parte in cui Kira viene condotta alla sua stanza nuova e scopre che c'è l'acqua calda e non è per cucinare, dato che vi è un inserviente che le porta sempre il cibo già pronto. È stato molto tenero. In più, l'unica cosa del villaggio che ho amato, è che tutti i bambini che vengono tenuti in quelle comodità sono artisti e hanno il dovere di scrivere il futuro con le loro capacità. In seguito Kira capisce che sono privati della loro libertà e questo è triste ma pensate ad un luogo in cui gli artisti vengono sostenuti e "protetti"! Pura utopia. Il villaggio e la struttura sociale mi ha ricordato molto la vita narrata in Utopia di Thomas More, con l'unico problema dell'esclusione delle persone con problemi fisici e la mancanza totale di aiuto tra i vari membri del villaggio. Il linguaggio di questo libro è stato molto più complicato poiché veniva usato una sorta di dialetto.
Il finale è stato un po' lasciato in sospeso ma è esattamente l'opposto di quello di The giver (#semispoiler) e avrei decisamente preferito una spiegazione di ciò che accade dopo.
Voto finale: 4/5

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