Recensione! Tredici, J. Asher

Finalmente ho terminato un altro libro! Uno di quelli che era in lista da almeno sei anni. Insomma, meglio tardi che mai.

Tredici, Jay Asher
Anno di pubblicazione: 2013

Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar Mondadori
Trama:
Clay Jensen torna a casa da scuola e davanti alla porta trova un pacchetto indirizzato a lui, ma senza mittente. Dentro ci sono sette cassette numerate con dello smalto blu. Clay comincia ad ascoltare: le ha registrate Hannah Baker, la ragazza di cui Clay è innamorato da sempre. La stessa ragazza che si è suicidata due settimane prima. Hannah ha registrato tredici storie, una per lato, una per ogni persona che in un modo o nell’altro l’ha spinta verso la decisione di togliersi la vita. Ma lui cosa c’entra? Clay è sconvolto, vuole capire fino in fondo, scoprire quale ruolo ha svolto. Per tutta la notte, guidato dalla voce di Hannah, Clay ripercorre gli episodi e i luoghi che hanno segnato la vita della ragazza e che come tante piccole palle di neve si sono accumulati fino a divenire una valanga incontrollabile. Per tutta la notte, con la voce nelle cuffie, Clay si tuffa nei ricordi, nei rimpianti, e si tormenta cercando di capire cosa sarebbe successo se… 
Recensione:
 Anni e anni di attesa, ti portano ad avere grandi aspettative. Che in questo caso sono state un po' troppo grandi. per almeno 170 pagine non ero affatto convinta e non riuscivo a capire bene nulla. Poi ho capito, ho collegato molte cose e ci sono saltata fuori. Ma questo purtroppo non significa che mi abbia fatto impazzire. Mi è piaciuto e basta. Non ho grandi cose da dire su questo libro e mi dispiace sia perchè molti lo hanno apprezzato, perchè io l'ho desiderato tanto sia perchè parla di una tematica molto pesante, se mi permettete di usare questo termine. Ho apprezzato il fatto che, almeno secondo il mio parere, il motivo per cui Hannah fa le cassette e le fa girare, non è solo per vendetta ma soprattutto per far capire come una cosa che per noi non significa nulla, sugli altri può avere un enorme impatto. Il problema è che ci sono molte lacune in tutto. Premetto che è il primo libro che parla di suicidio che leggo e che talvolta, gli studi a livello scolastico o personale, non bastano a capire bene qualcosa poichè manca l'esperienza personale (e per fortuna, mi viene da dire). Tutti passiamo momenti orribili ma ognuno di noi vive una vita diversa e ne esce in modo diverso. Quindi probabilmente è una delle motivazioni per cui non sono riuscita ad apprezzare in pieno questo libro e per cui mi faccio mille domande. Alcune di queste sono: va bene che i genitori stavano lavorando molto ma davvero non c'era modo di parlare con loro? Davvero non potevano aiutarla? E davvero non c'erano altre soluzioni al problema della cattiva reputazione? Mi state dicendo che non poteva cambiare scuola, parlare con gli insegnanti, fare qualcosa di molto diverso dalla sua scelta finale? E probabilmente ora molti di voi penseranno che sono ignorante o che non ho capito niente quindi, apprezzerei decisamente che qualcuno si fermasse due minuti  a scrivere sotto questa recensione tutto ciò che io non ho capito.
Per quanto riguarda lo stile dell'autore non ho nulla da dire se non che molto spesso mi ritrovavo a leggere i commenti di Clay dopo aver letto la registrazione quindi magari avrei lievemente cambiato la struttura.
Voto finale: 3,5/5

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