Recensione! Ascolta il tuo cuore, S. Dessen

Ragazzi, quanto tempo! In realtà non così tanto ma ogni volta mi sembra di metterci sempre di più, tra una recensione e l'altra.
Vi devo avvisare: questa ha degli spoiler. Non sono riuscita a trattenermi.

Ascolta il tuo cuore, Sarah Dessen
Anno: 2015
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Anagramma
Trama: 
Nel giro di un anno la vita di Annabel è completamente cambiata: da quando è stata scoperta a una festa con il fidanzato di Sophie, la sua migliore amica, tutti la evitano. L'anno scolastico inizia per lei nel peggiore dei modi. E la situazione a casa non contribuisce affatto ad aiutarla, infatti la sua famiglia un tempo solida, sembra essere adesso, priva di equilibrio e instabile. Che cosa è successo tra le sue due sorelle maggiori? Perché tra di loro c'è un palpabile risentimento e dei silenzi glaciali? E perché nessuno ha il coraggio di parlare dell'anoressia di Witney o della depressione della madre? Annabel trova conforto in una strana amicizia con il ragazzo più solitario della scuola, Owen. Anche lui è arrabbiato col mondo, ma ha imparato a controllare i suoi sentimenti e cerca di insegnare a Annabel a fare lo stesso. Forse, con il suo aiuto, troverà il coraggio di affrontare quello che le è successo un anno prima, alla festa. Quando nella sua vita tutto è improvvisamente crollato.
Recensione:
 Onestamente neanche io so da dove partire. Diciamo che sono molto fissata con i libri in cui ci sono due persone che si aiutano a vicenda per superare un brutto momento ed imparano molte cose l'uno dall'altro. Ed è questo che mi attirava della trama e il motivo per cui l'ho preso, nonostante il titolo. Sì perchè il titolo è molto banale. Non che l'originale lo sia meno (si intitolerebbe "Ascolta e basta" che, incredibile ma vero, trova il suo senso nel libro) ma c'entrava qualcosa con la storia.
Però andiamo avanti senza basarci su queste sciocchezze.
Già nelle prime 100 pagine ho trovato tante di quelle banalità che non sapevo neanche io se proseguire o no. Di cosa parlo? Delle solite cose che trovi nei romanzi/film "drammatici" americani: una ragazza che pare avere tutto ma non ce l'ha, i drammi tra amiche, Regina George o una sua simile, la protagonista che non riesce ad ammettere che non vuole più fare qualcosa, o che ha un problema, fino alla fine e il ragazzo che arriva e la convince a salvarsi.
Lo stile della scrittrice, tra flashback a caso e episodi che si protraggono più a lungo del dovuto, non aiuta di certo.
Ora penserete:"Bon, non le è piaciuto, amen, passiamo ad un'altra cosa" e invece no. Non è che ha solo difetti, qualche pregio ce l'ha. Tratta due temi che raramente si trovano nei libri: lo stupro e i disturbi alimentari, soprattutto per quanto riguarda il dopo, ovvero quando il disturbo viene affrontato.
Sono felice di aver trovato un libro che parlasse di temi così rari, specialmente nei YA ma penso che la scrittrice non li abbia sfruttati appieno. Si è focalizzata molto di più su altre cose che non su queste, su come i due personaggi si sentissero nei confronti di ciò che gli stava accadendo (eccetto per il tentato stupro di cui si parla in quanto il personaggio ha tipo degli attacchi di panico ma, oltre a questo, c'è il vuoto).
Un altro tema insolito è come cambia chi segue i programmi di gestione della rabbia in seguito ad un'aggressione. Ma anche lì è tutto trattato in modo superficiale.
Ora, so benissimo di essere cattiva con questo libro ma il punto è che aveva un così grande potenziale e non è stato sfruttato se non in minima parte, il che è molto triste.
Voto finale:3/5

Post scriptum per chi scrive: vi rendete mai conto dei vostri difetti nello scrivere quando leggete un libro che non vi fa impazzire? Perchè con questo libro mi sono messa a revisionare ogni cosa che ho iniziato a scrivere (perchè sì, fuori dal blog ho centinaia di pagine scritte) ed eventualmente correggere i miei errori. Non tutti i libri discreti vengono per nuocere.

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