Recensione! I guerrieri del ghiaccio, G. R.R. Martin (GoT #10)

Ragazzi, dopo una lunga e penosa malattia, ho terminato anche questo volume. "Perchè ci hai messo tanto?" chiederanno quelli che mi seguono su goodreads e hanno seguito le mie peripezie. La mia risposta è di continuare a leggere perchè ho giusto un paio di cose da dire.

I guerrieri del ghiaccio, George R. R. Martin
Casa editrice: Mondadori
Anno: 2012
Collana: Oscar Mondadori
Trama:
 La tanto enfatizzata "vittoria" del leone di Lannister, che si è compiuta nell'Ombra della Profezia, lascia dietro di sé un'interminabile scia di sangue. All'improvviso l'intera struttura di potere della dinastia dell'oro di Castel Granito sembra crollare dalle fondamenta. Sepolto l'infame lord Tywin, assassinato dal proprio figlio nano, finita in catene la regina Cersei nelle segrete del rinato Credo dei Sette Dèi, seduto il piccolo Re Tommen su un trono di lame pronte a ucciderlo, il destino dell'intero continente occidentale è di nuovo in bilico. Sulla remota Barriera di ghiaccio, estrema difesa nord del reame contro nemici terribili e soprannaturali che calano dal gelo degli eoni, il temerario Jon Snow è costretto a consolidare a fil di spada il suo rango di lord comandante dei Guardiani della notte. Al di là del mare Stretto, mentre l'intrepida giovane regina Daenerys Targaryen continua a difendere il proprio dominio contro orde di nemici antichi e nuovi, dalle ombre del passato riemerge il furore fiammeggiante della sua stessa nobile casa. In fuga verso le città libere, risucchiato suo malgrado in un complotto che ha dell'inconcepibile, Tyrion Lannister, l'astuto Folletto regicida e parricida che tutti sembrano volere morto, potrebbe in realtà essere la chiave di volta della restaurazione della mai realmente estinta dinastia del Drago. Lanciato in una pericolosissima ricerca lungo un fiume tanto leggendario quanto letale, Tyrion è costretto ad affrontare avversari inaspettati.

Recensione: Terminare questo volume è stato un parto. Prima di tutto, non riusciva a prendermi. Tyrion mi è diventato abbastanza antipatico o almeno, lo è stato per la prima parte del libro. Ho odiato il fatto che l'autore sia tornato indietro nel tempo quasi a caso. Cioè *SPOILER* ci troviamo Sam ancora alla Barriera quando sappiamo bene che l'ha lasciata da un po'. Jon sta lì con Stannis e i suoi uomini, il popolo libero e la minaccia degli Estranei. Daenerys è ancora a Meereen, che cerca di governarla mentre metà mondo la vuole morta o per lo meno non a governare a modo suo. Bran è ancora in viaggio al freddo e al gelo, è ancora un metamorfo ed è una cosa che non riesco a mandare giù. Fortunatamente c'è Devos che fa qualcosa perchè qui sembrano tutti fermi immobili nella loro piccola realtà. Nessuna azione, niente. La storia del principe con cui si ritrova Tyrion è piuttosto confusa e non ci ho capito moltissimo. Reek è uno di quei personaggi che se anche fosse morto, non lo avrebbe pianto nessuno. Infatti pensavo non sarebbe più tornato e invece eccolo qui ad essere, al momento, inutile.
Continuano ad aggiungersi personaggi quando a malapena riesco a seguire e ricordare ciò che accade agli altri che sono presenti da più tempo.
Dopo i tre volumi precedenti che sono stati abbastanza piatti, eccetto qualche momento, mi aspettavo qualcosa di più movimentato e non intendo dire che volessi leggere di gente che viaggia. Invece mi è risultato ancora più piatto, se possibile. Pare che Martin non sappia più come mandare avanti la saga quindi faccia fare qualcosina ai personaggi "principali" giusto per tenerli lì e scrivere due righe su un foglio.
Voto finale: 2,5/5

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