Recensione! Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo, Il ladro di fulmini, R. Riordan

Oggi parliamo di una saga che non è nè nuova nè sconosciuta però non avevo mai letto i libri o visto i film quindi per me è entrambe le cose. Siete pronti?

Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo: Il ladro di fulmini, Rick Riordan
Anno: 2005
Anno dell'edizione: 2010
Casa editrice: Mondadori
Trama: Percy Jackson non sapeva di essere destinato a grandi imprese prima di vedere la professoressa di matematica trasformarsi in una Furia per tentare di ucciderlo. Le creature della mitologia greca e gli dei dell'Olimpo, in realtà, non sono scomparsi ma si sono semplicemente trasferiti a New York, più vivi e litigiosi di prima. Tanto che l'ultimo dei loro bisticci rischia di trascinare il mondo nel caos: qualcuno ha rubato la Folgore di Zeus, e qualcuno dovrà ritrovarla entro dieci giorni.
Sarà proprio Percy a dover indagare sull'innocenza di Poseidone, dio del mare e padre perduto, che l'ha generato con una donna mortale facendo di lui un semidio.
Nuove gesta e antichi nemici lo aspettano, e non saranno solo lo sguardo di Medusa e i capricci degli dei a ostacolare la ricerca della preziosa refurtiva, ma le parole dell'Oracolo e il suo oscuro verdetto: un amico tradirà, e il suo gesto potrebbe essere fatale.

Recensione: Questa saga è principalmente per ragazzi e ormai io vado verso i ventun'anni (sono così vecchia ahimè) ma questo non mi ha fermato dal leggere questo libro. Certo, ha decisamente influenzato il mio punto di vista ma mi sentivo come se mi fossi persa qualcosa di fondamentale. Tutti conoscono Percy Jackson.
Ho amato l'idea di una saga fantasy basata sulla mitologia greca e penso che se è tutta come questo volume, allora è fatta bene. Solo che non mi ha soddisfatto del tutto. Certo, è un urban fantasy quindi è ambientato nell'epoca contemporanea, come un'impresa eroica ma che accade oggi a New York. Però certi passaggi mi sono sembrati veloci e un po' confusi. In generale, la cosa che mi ha dato più fastidio nella lettura (più che fastidio, noia) è che quando accade qualcosa, chi è il colpevole o come si evolverà è abbastanza prevedibile e questo ha rovinato la lettura della storia in sè. Del resto non mi è dispiaciuta, anche i personaggi sono fatti bene, sono letteralmente come i personaggi di qualsiasi libro per ragazzi, niente di originale, se non fosse che sono semidei, mostri o dei.
Percy è un bel personaggio, si vede molto l'attaccamento alla madre, sente il peso di essere diverso, è spiritoso (e sarcastico a soli 12 anni, congratulazioni) e qualsiasi ragazzino potrebbe rivedersi nella sua situazione quindi credo che lo scrittore abbia fatto un buon lavoro da questo punto di vista.
Continuerò a leggere la saga per sapere come continua e come si evolve, specialmente perchè l'idea di una saga basata sulla mitologia greca è davvero interessante.
Voto finale 3,5/5

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