Recensione! Piccolo manuale di autodifesa verbale, B. Berckhan

Oggi nuova recensione! Siete sorpresi? Sappiate che ci ho messo anche troppo a leggere questo libricino di 144 pagine (potrei essermi addormentata in treno una volta e non aver quindi letto ma è solo una possibilità). Ma proseguiamo e vediamo com'è andata.

Piccolo manuale di autodifesa verbale, Barbara Berckhan

Anno: 2008
Anno dell'edizione: 2016
Casa editrice: Feltrinelli
Collana: Universale economica Feltrinelli/saggi
Prezzo: 7,5€
Trama: Capita a tutti di rimanere senza parole quando qualcuno si rivolge in modo villano. I commenti personali e le osservazioni arroganti possono provocare ferite profonde che spesso restano inespresse, e quindi fanno ancora più male, oppure, al contrario, possono scatenare reazioni rabbiose, alla fine altrettanto dannose. Barbara Berckhan, autrice molto nota in Germania per i suoi numerosi libri dedicati alla comunicazione interpersonale, spiega come agire in queste situazioni, illustrando tecniche di autodifesa verbale che permettono di mettere al tappeto qualsiasi avversario in modo elegante e inoffensivo. L'autrice suggerisce metodi pratici per controbattere agli attacchi verbali (aggressioni, insulti, osservazioni assurde, prese in giro), traendo ispirazione dalle arti marziali.
Recensione: Ho comprato questo libro con l'offerta del plaid Feltrinelli: compri due libri della collana universale e ti regalano un plaid (ho visto che in alcune librerie ne avevano ancora alcuni, ieri). Ho studiato al socio-economico e i saggi di psicologia o discipline affini che comunque possono aiutare a capire meglio gli altri e se stessi, mi attraggono in una maniera incredibile, ancora adesso che non vado più al liceo. Quando ho visto il titolo di questo libro, mi sono detta: "Cavoli, è il libro che mi serve!" E così l'ho preso. E' una lettura veloce e interessante: Barbara Berckhan è un'esperta di comunicazione e tiene dei seminari per risolvere i problemi nelle interazioni interpersonali e i suoi libri derivano in gran parte da quello che esce dai suoi eventi. In questo libro in particolare, parla di come difendersi a parole. Per la parte fisica c'è il judo, per la parte verbale ci sono strategie varie. Ho notato che lei tende a incoraggiare il dialogo pacifico e la comprensione delle varie parti ma soprattutto che cerca di far capire al lettore che non ha alcuna responsabilità verso l'altro, nel senso che non deve far cambiare idea o opinione ad un'altra persona ma solo difendersi mostrandosi superiore e quindi non abbassandosi a certi livelli (e gli insulti, che ci vengono così bene, sono una forma sbagliata di difesa personale. Triste, molto triste).
Mi è sembrato utile? Decisamente, mi ha fatto riflettere in modo simpatico su tante cose, come pensieri che ho in testa quando mi sento attaccata, i motivi stessi per cui mi sento attaccata quando qualcuno mi parla o mi dice qualcosa e che devo essere più empatica o comunque concentrarmi per non creare più tensione. Poi che io riesca a mettere in atto quello che ho letto è tutto un altro discorso, di sicuro ci provo. Anche perchè, come dice lei, rimuginare fa male perchè ci fa stressare e, se ci stressiamo, stiamo male. E non ne abbiamo bisogno.
Voto finale: 5/5

Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione! Gli effetti secondari dei sogni, D. De Vigan

Book haul! Dicembre 2018

Recensione! Sotto il burqa, D. Ellis