Recensione! Il primo bacio a Parigi/Anna & the french kiss, S. Perkins

Ben ritrovati miei cari lettori! Siamo di nuovo alle prese con la serie "D. inizia una nuova trilogia ma non va avanti con le altre"! Oggi parliamo di un libro che non pensavo mi sarei mai ritrovata a leggere.
Ps: l'ho letto in inglese ma metterò anche titolo e casa editrice dell'edizione italiana. Presto torneranno i libri in lingua non tradotti. Per rimanere sempre aggiornati, vi basta aprire la tendina a sinistra e cliccare su "segui" o seguirmi su facebook/twitter/instagram/goodreads semplicemente cliccando sui nomi dei social. Vi ringrazio tantissimo se lo fate!

Anna and the french kiss, Stephanie Perkins
Titolo italiano: Il primo bacio a Parigi
Anno dell'edizione: 2013
Anno di uscita: 2010
Casa editrice inglese: Speak 
Casa editrice italiana: DeAgostini
Trama: Non c’è nulla che Anna aspetti più dell’ultimo anno di liceo. È sicura che ogni singolo momento insieme alla sua migliore amica e al ragazzo per cui ha una cotta sarà indimenticabile. Ma le cose non vanno come sperato. Perché i genitori di Anna decidono di spedirla per un anno intero in collegio a Parigi. Lei è disperata… almeno fino a quando non incontra Etienne St. Clair, che sembra proprio il ragazzo perfetto. C’è solo un piccolo problema: lui è fidanzato. Ma Parigi è la città più romantica del mondo, e tra una passeggiata sulle rive della Senna e un appuntamento al chiaro di luna, tutto può succedere.
Recensione: Onestamente, ho letto questo libro perchè tutte le booktuber/book blogger straniere lo hanno letto ("D segue la massa") ma non ero molto convinta che mi potesse piacere perchè sembrava il solito libro con la storiella d'amore adolescenziale e tutti i conseguenti drammi che ne derivano e tutti quei cliché.
Ed è effettivamente così. Però mi è piaciuto. Mi ha preso dalla prima pagina. Il personaggio di Anna (che in certe parti si è rivelato miserabile, lasciate che ve lo dica), è in realtà un personaggio in cui chiunque potrebbe rivedersi (eccetto per la questione "il mio papino ricco e antipatico mi ha mandato a frequentare l'ultimo anno di liceo in Francia" perchè quella non mi sembra una cosa così diffusa). E' molto emotiva, affezionata al fratellino, sente la mancanza di casa, si arrabbia quando la gente a cui vuole bene si comporta in modi non esattamente belli, ama il cinema a tal punto da voler diventare una critica ed è totalmente una ragazza normale. Un po' confusa su quello che vuole ma a diciassette anni chi non lo è?
Poi c'è Etienne St. Clair (perdonate l'assenza di accenti, io e la tastiera andiamo d'accordo con il francese tanto quanto Anna) [quindi per niente, se volete uno spoiler]. Anche lui è un normalissimo ragazzo con troppe cittadinanze, un accento inglese, un padre padrone e una madre che adora davvero tanto e... una ragazza, per la tristezza di tutte le ragazze della scuola.
E poi ci sono io che mi sono persa nella ship.

Ci sono altri personaggi e tutti sono confusi, dal primo all'ultimo: Meredith, Rashmi, Josh, Bridgette solo per citarne qualcuno.
Io non so dirvi cosa mi ha colpito in particolare di questa storia, onestamente. E' una di quelle rare volte in cui mi trovo seriamente in difficoltà ad esprimermi perchè d'altronde è davvero un libro con una trama così banale che potreste trovare in qualsiasi altro romanzo. Però mi è piaciuto. Mi è piaciuto lo stile della scrittrice (anche se ad un certo punto l'avrei picchiata. Ma chi sei? John Green?), mi è piaciuta la storia in sé e anche i personaggi. Davvero, nessuno mi ha dato fastidio se non per le azioni meschine e l'incapacità di comunicare normalmente (e vi assicuro che è una cosa davvero diffusa in questo romanzo). Mi è piaciuta l'idea dell'anno all'estero in una scuola americana, il paragone tra le due culture e il sottolineare i pregiudizi che hanno i francesi verso gli americani e viceversa ma soprattutto la descrizione dei vari posti/monumenti che visitano i personaggi (la sottoscritta ha un problema con i luoghi di interesse culturale ma, d'altronde, non frequenterei il secondo anno di Beni Culturali a Verona, no?).
Una cosa che non ho sopportato nelle ultime 100 pagine sono stati i tira e molla tra i vari personaggi. Mi spiego, uno si mette con questo e l'altro sta con quest'altro solo perchè gli va e poi litigano e poi tornano insieme e poi ANCHE MENO GRAZIE. Davvero, li avrei picchiati tutti. Però alla fine l'autrice è tornata sui suoi passi e ci ha dato un finale da favola.
Riassumendo, mi viene da pensare che forse avevo semplicemente bisogno di un libro spensierato e di qualche frase sdolcinata, chissà.
Morale della recensione: non fidatevi della trama o del genere. I libri sono fatti per stupirci. 
Voto finale: 5/5
Canzoni:
Sapete che ogni tanto abbino qualche canzone ai libri che leggo. Bene, per questo vi consiglio Mr. Brightside dei Killers (c'è un punto in cui sembra che Anna citi letteralmente la canzone) e Can we dance dei The Vamps.
In realtà durante la lettura ci sono stati dei punto che mi hanno fatto venire in mente diverse canzoni (tra cui alcune dei 5sos come sempre) ma queste due sono quelle che più mi sono rimaste impresse.

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