Recensione! Dov'è finita Audrey, S. Kinsella

Ciao a tutti e benvenuti o ben tornati! Oggi vi presento l'attuale unico YA scritto da Sophie Kinsella.
Sarà stato all'altezza degli altri romanzi che ho letto di quest'autrice?

Dov'è finita Audrey, Sophie Kinsella
Anno: 2016
Casa editrice: Mondadori
Collana: Oscar absolute
Trama: 
Audrey ha quattordici anni e da tempo non esce più di casa. Porta sempre grandi occhiali scuri per non guardare nessuno negli occhi. A scuola le è successo qualcosa di brutto e ora è in terapia per combattere l'ansia e gli attacchi di panico. Ma qualcosa cambia quando incontra Linus, un amico di suo fratello. Per la prima volta nasce in lei qualcosa di diverso, e piano piano riesce a trovare il modo di comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa la scintilla che aiuterà non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata.
Recensione: Se mi seguite anche solo da quest'estate, sapete che amo Sophie Kinsella. Ho letto quattro libri della serie di I love shopping e uno dei romanzi auto-conclusivi che ha scritto.
Questo è il suo unico YA al momento e mi attirava perchè la protagonista soffre di problemi di ansia e panico a quattordici anni, esattamente la stessa età che avevo io quando ho iniziato a soffrire dello stesso problema. Quindi diciamo che ho letto questo libro con motivi più personali del solito. Volevo sapere come trattava un argomento così delicato.
La prima cosa che posso dire è che il libro è scritto bene, in modo diverso dagli altri suoi romanzi. Però ha molte cose che non ho apprezzato.
Prima di tutto la narrazione sembra velocissima. All'inizio del libro noi sappiamo che siamo a maggio e che Audrey è uscita dalla clinica da due mesi. Solo che andando avanti nella lettura non si capisce se passano due giorni o dieci, nel senso che a volte sembra tutto troppo veloce e altre volte un po' meno e non ci si riesce ad orientare tanto in questo senso.
Un'altra cosa che non mi è piaciuta troppo, è che comunque il problema di Audrey molto spesso passa in secondo luogo e si dà più importanza alla vita dei suoi famigliari, come quella di Frank che è suo fratello o di sua madre anche se raramente abbiamo una loro visione di Audrey. Noi sappiamo cosa prova e vede lei ma non sappiamo più di tanto su ciò che pensano loro di lei.
La trama è estremamente fuorviante: sembra quasi che sia Linus, il fratello di Frank a far sì che Audrey superi i suoi problemi ma non ci va neanche vicino. Io sono fortemente convinta che senza la propria forza di volontà, nessuno riesce a fare niente. Audrey inizia a stare meglio perchè comunque lei vuole farlo e vive in un ambiente più o meno positivo per il suo benessere (anche se una famiglia più squilibrata della sua, l'ho trovata in pochi libri). Quindi anche in questo caso si sottovaluta tantissimo la persona che soffre di certi problemi e si dà importanza agli altri.
Nel complesso è comunque una lettura leggera e piacevole, nonostante il tema di cui si parla. Capisco benissimo quanto sia complicato parlare dei problemi della protagonista perchè lo è anche per chi ne soffre.
Voto finale: 3,5/5

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