Ho riletto "Il grande Gatsby" dopo quattro anni: ecco cosa ne penso oggi - Recensione!

Il titolo di questo post è diverso perchè l'intera situazione è diversa dal solito.
Quella de Il grande Gatsby fu la mia terza recensione sul blog (e la trovate qui) e in realtà fu più che altro la recensione del film perchè mi rifiutavo di accettare il fatto che il libro, un grande classico della letteratura americana, mi avesse fatto così schifo e fosse stato uno dei primi Disperatamente Abbandonati.
Quindi oggi recensisco per voi il libro, consapevole di quanto l'abbia odiato quattro anni or sono e spiegandovi perchè ho deciso di rileggerlo e perchè ho cambiato edizione.

Il Grande Gatsby, F. S. Fitzgerald
Traduzione di: Fernanda Pivano
Anno:1996

Casa editrice: Mondadori
Collana: I miti
Trama: Chi è il misterioso e ricchissimo vicino di casa di Nick Carraway, a West Egg? E perché passa tanto tempo a fissare quella piccola luce verde che brilla su uno dei moli dell'altra sponda della baia? Il filo conduttore del capolavoro di Francis Scott Fitzgerald è il sogno impossibile cullato da Jay Gatsby. L'ambizioso giovanotto, che ha saputo conquistarsi con tutti i mezzi, leciti e no, prestigio, ricchezza e rispettabilità, vuol far rivivere l'amore fiorito un tempo tra lui e Daisy che un giorno lo ha respinto, povero e senza prospettive, per sposare il rampollo di una delle grandi famiglie americane. Ma i sogni più sono belli e meno hanno la possibilità di avverarsi. E Jay Gatsby non solo non riuscirà a strappare Daisy a Buchanan, pur gettando sulla bilancia tutto il peso del suo fascino e del suo potere, ma finirà addirittura col cadere, vittima innocente, sotto i colpi di un marito tradito messo sulle sue tracce, per vendetta, dal perfido rivale.
Recensione: Lessi questo libro quattro anni fa perchè è un classico e tutti parlano sempre bene dei classici. Non io, a fatica comprendo come certi libri siano considerati classici e finiscano sempre nelle liste dei "cento di libri da leggere una volta nella vita" di chiunque conti qualcosa nel mondo della cultura. Comunque sia, la prima volta lo lessi nell'edizione tascabile di una casa editrice che non nominerò perchè penso di averlo già fatto ma soprattutto non voglio parlar male di nessuno andando avanti con il mio discorso.
Una mia amica mi disse che quell'edizione aveva una traduzione fatta maluccio e che mi sarei goduta meglio la storia, leggendola con un'altra traduzione quindi mi sono affidata a Mondadori. Questo perchè negli anni ho letto tanti libri di quella casa editrice e avevo appurato che a) le traduzioni non sono il massimo e b) probabilmente non assumono correttori di bozze da quando è stata fondata. Tornando a noi e aprendo un'ulteriore parentesi, questa ragazza non la sento più e questo avrebbe dovuto darmi un indizio su quello che non dovevo fare con questo libro, ovvero rileggerlo. Ma, dato che probabilmente mi odio tanto, l'ho riletto e... l 'ho odiato come la prima volta. Solo che in questo caso l'ho terminato. Giusto per dire che è orribile fino in fondo. Vero, rappresenta la società e la vita delle persone più in vista dell'America degli anni venti ma lo stile narrativo è orribile. In certi punti non capivo neanche di chi si parlava o con chi stava dialogando qualche personaggio. Il passaggio da un punto all'altro della narrazione, in certi brani, era incomprensibile.
La storia in sé non è migliore: ho considerato i personaggi inutili e noiosi, addirittura stupidi (e sì, sto parlando soprattutto di Daisy). Gli unici due che si salvano sono Nick (per miracolo perchè non era chissà che personaggio eh, però era il narratore) e Gatsby in persona, che è l'unico che davvero si salva, nonostante fosse un uomo che non facesse lavori troppo legali, ecco.
Il romanzo si apre con Nick che dice che suo padre gli ha insegnato a non giudicare le persone. Per circa metà libro se non di più, riporta proprio le dicerie su metà mondo.
La storia è abbastanza veloce, fortunatamente il libro è molto corto però è anche troppo lungo per me.
L'unica differenza rispetto alla prima volta che l'ho letto è che l'ho terminato e che quindi ho letto anche il finale, che è davvero triste ma comunque non ha migliorato la mia opinione perchè comunque lo trovavo già triste dal momento in cui ho letto di Gatsby e del suo amore immortale per Daisy.
Non so spiegarvi come questo libro sia letto e apprezzato dagli altri ma di sicuro per me non ci sarà una terza rilettura.
Voto finale: 2/5

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