Recensione! Il nostro anno infinito, M. Crow

Se pensavate che i libri su adolescenti malati e innamorati fossero solo un paio, ripensateci perchè sono molti di più. Abbiamo bisogno di tutti questi libri con le trame che si somigliano? Spoiler: no.

Il nostro anno infinito, Matthew Crow
Titoli originali: The brilliant light of Amber sunrise/In bloom
Tradotto da: Federica e Stefania Merani
Anno: 2015
Casa editrice: Sperling & Kupfer 
Trama: Amber e Francis sono come il sole e la luna: lei ribelle e impertinente, lui romantico e imbranato. Chissà se nel "mondo fuori" sarebbero stati insieme, chissà se lei lo avrebbe mai degnato di uno sguardo. A farli incontrare è una malattia crudele, in una corsia d'ospedale in cui i due ragazzi condividono canzoni, vecchi film, piccoli istanti preziosi in cui il male concede una tregua ed è più facile sognare il futuro, immaginarsi fuori di lì, insieme. Perché, se hai quindici anni, è impossibile non sperare di avere tutta la vita davanti. E quando il destino mostrerà il suo volto più duro, quando tutto sembrerà ingiusto e sbagliato, sarà l'amore a dare un senso a quell'anno così breve, così indimenticabile. "Il nostro anno infinito" è una storia capace di commuovere e al tempo stesso di far sorridere e trasmettere una grande gioia di vivere. Grazie alla voce tenera e buffa di Francis, che la racconta, e a quella decisa e sfacciata di Amber, che gli fa eco. Grazie al coraggio di due famiglie imperfette e un po' bizzarre ma pronte a tutto pur di proteggere i loro ragazzi dagli schiaffi della vita. Grazie all'intensità di un primo amore capace di essere infinito nonostante i giorni contati. Perché è il cuore, e non il tempo, a decidere che cosa è per sempre.
Non è splendida?
Recensione: Prima di parlare del contenuto, ci tengo a parlarvi del libro. Io possiedo una copia per i librai perchè l'ho preso in scambio quindi la bozza non era totalmente corretta (e fortuna che non avevo una matita rossa con me). Seconda cosa, vogliamo parlare del cambio di titolo e copertina sia nella nuova edizione inglese che in quella italiana? Vi posto qui la copertina originale, che è anche quella che mi ha fatto provare una gran voglia di leggere questo libro.
Tornando a noi, ho letto Colpa delle stelle a sedici anni e mi fu regalato da mio nonno per il mio primo e unico nove e mezzo in matematica ottenuto al liceo ma fu anche il primo libro che mi fece piangere come una matta per una settimana di fila quindi, nonostante non sia il mio libro preferito e non abbia un buon rapporto con l'autore che l'ha creato, è stato un libro importante. Perchè ve ne parlo? Perchè tutti, T U T T I abbiamo pensato a questo libro leggendo la trama de Il nostro anno infinito.
Leggendolo diciamo che la storia è lievemente diversa quindi non possiamo dire "uh una brutta copia di Colpa delle stelle, bah" però non possiamo dire neanche "OMG un bellissimo libro su ragazzini con il cancro che si innamorano, che cosa originale" ecco. Se posso partire dalle cose positive, parto dallo stile narrativo che è migliore di quello di Green (chiedo scusa alla mia amica Giulia che adora Green e Sparks e mi dispiace perchè passo il 60% del tempo a screditare il primo) e la storia nei dettagli è abbastanza originale. Nel complesso no perchè appunto, quando questo libro fu pubblicato, il film tratto da Colpa delle stelle era in fase di elaborazione quindi uno due domande se le fa. I personaggi sono terribili, lasciate che ve lo dica. Francis mi ricorda Miles di Cercando Alaska (e anche questo ci dice tanto) però è molto tragico e dolce mentre Amber mamma mia, è la copia sputata di Hazel Grace (che, se ve lo state chiedendo, è uno dei personaggi peggiori di sempre, secondo il modesto parere). Non ricordatemi che ha il cancro come se questa fosse una buona ragione per essere cattivi. Questi scrittori devono piantarla di creare personaggi odiosi sperando che la gente li accetti. Non li accettiamo, andiamo avanti. Non è davvero mostrata come altro se non una ragazzina malata, scontrosa come poche, che ha avuto problemi in famiglia. Nonostante il suo essereu n personaggio abbastanza piatto, mi è sembrata molto antipatica.
Questo libro si concentra di più sull'avere il cancro, quindi su sintomi e sulle sensazioni di chi lo ha rispetto all'altro romanzo che continuo a citare come se non ci fosse un domani. Per il resto non è davvero degno di nota purtroppo. E' stato un libro abbastanza piatto anche se mette molta angoscia. Mi dispiace per Crow perchè sono sicura che sappia scrivere, gli serve solo una storia originale da raccontare.
Voto finale: 2,5/5

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