Recensione! A night to remember, W. Lord

Bentornati lettori o benvenuti se non siete mai passati per questo blog. Oggi parliamo dell'ennesimo libro sul Titanic, ormai se guardate nelle etichette, vedrete che ne ho creata una apposita. Aspettatevi altre recensioni su saggi vari perchè la tesi è ancora lontana.

A night to remember, Walter Lord
Edizione italiana: Titanic, la vera storia (pubblicato da Garzanti)
Anno dell'edizione: 2012
Anno di pubblicazione: 1956
Casa editrice: Penguin Random house
Trama: Quello di Walter Lord è il resoconto più fedele e toccante del più grande disastro marittimo del Novecento. A "Titanic. La vera storia" fanno infatti riferimento tutte le ricostruzioni anche cinematografiche – dal film di Kenneth More "Titanic, latitudine 41 nord" del 1958, al colossal pluripremiato di James Cameron del 1997 – che rievocano la notte del 14 aprile 1912, e le interminabili ore trascorse tra l'urto contro l'iceberg, alle 23,40, e la mattina seguente, quando i superstiti vennero soccorsi.
Quella tragedia continua a commuovere il mondo intero: delle 2207 persone a bordo di quella nave «inaffondabile» se ne salvarono solo 705.
Intervistando i superstiti con la spregiudicatezza e lo scrupolo del grande giornalista, ricostruendo i fatti con la precisione dello storico, Walter Lord racconta in presa diretta l'affondamento del Titanic. Illustra i risvolti tecnici, chiarisce dubbi e misteri; e soprattutto dà la parola a chi ha vissuto quell'evento in prima persona: milionari ed emigranti, ufficiali e marinai, donne e bambini.
Recensione: Secondo la comunità di appassionati della tragedia di cui faccio parte anche io, non si può essere un vero appassionato senza aver letto questo libro. E' tipo il lasciapassare per poter dire la propria sul disastro, la lettura di questo saggio. Quindi dovevo leggerlo per forza.
Ecco diciamo che ha deluso le mie aspettative. Se da un lato ho capito da cosa derivano certe scene del film del 1997, dall'altro certi dettagli mi sembravano troppo finti. I primi capitoli sono stati durissimi da leggere proprio perchè l'autore ha fatto un resoconto estremamente dettagliato di quello che stavano facendo i vari passeggeri ed era così dettagliato che, per più della metà del libro, ho continuato a credere che fosse quasi una storia inventata. Sono dovuta poi arrivare a leggere nelle note che erano tutte testimonianze vere ma che allo stesso tempo, alcuni passeggeri avevano inventato storie su cui i giornali dell'epoca avevano scritto articoli su articoli.
Di una cosa posso essere davvero riconoscente all'autore: di essersi concentrato sulle persone. Nonostante alla nave venga affibbiato il pronome "she" che come sapete viene usato principalmente per le donne, quindi per esseri umani, lui si è focalizzato molto di più sui passeggeri che non sulla nave in sé e vi posso assicurare che è una cosa rarissima. Tutti parliamo del Titanic come se fosse l'unica cosa che il mondo ha perso quella notte ma quante volte ci fermiamo a pensare alle circa 1520 persone morte per l'affondamento di quella nave?
Alcuni passaggi, soprattutto nei due capitoli dedicati al salvataggio con le scialuppe, mi hanno spezzato il cuore. Ultime parole, gli addii delle persone, le vite salvate da chi poi è morto. E' stato davvero difficile affrontare questa lettura con la mia solita leggerezza proprio per il concentrarsi dell'autore sugli esseri umani più che sull'incidente in sé (che bene o male conosciamo tutti).
Un lato negativo di questo aspetto è che le persone citate erano talmente tante che ci si perdeva in certi passaggi.
Ho apprezzato lo stile narrativo (essendo una ricostruzione storica, mi permetto di usare questo termine). Lo ha fatto quasi sembrare un romanzo in certi punti e questo è stato strano ma anche interessante.
Leggerò il libro che ha pubblicato dopo le scoperte di Ballard? Assolutamente sì.
Voto finale: 3/5

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