Recensione! The darksome bounds of a failing world, G. Russell

Ragazzi lo so, lo so che sto parlando solo della nave più conosciuta di questo mondo ma vi giuro che cambierò argomento prima o poi (o forse non lo farò perché d'altronde sono undici anni che mi interesso a questa tragedia).

The darksome bounds of a failing world, Gareth Russell
Anno: 2019
Casa editrice: William Collins
Trama: Siamo sul viaggio inaugurale della nave più grande mai costruita fino a quel momento, è l'aprile 1912. Russell, storico e biografo irlandese, racconta il viaggio e la società edoardiana (ovvero la società inglese e irlandese del periodo 1900-1914) attraverso le vite di sei passeggeri di prima classe del Titanic: la Contessa di Rothes, Thomas Andrews, Dorothy Gibson, Ida e Isidor Strauss e Jack Thayer. Ricostruisce il primo e ultimo viaggio del famoso transatlantico grazie a testimonianze e documenti per poter mostrare un periodo storico sotto tutti i suoi aspetti.
Recensione: Prima di tutto ci tengo a specificare che questo libro è in lingua e, tolti i vocaboli appartenenti alla parte tecnica legata alle navi, se avete un B2 potete leggerlo tranquillamente.
Come ben sapete sto cercando - tra le mille cose che sto facendo - di prepararmi a sufficienza per scrivere la tesi sul significato del Titanic dal punto di vista culturale (lo so che è difficile da capire: quando l'avrò scritta ve ne parlerò meglio). Questo libro mi è stato consigliato, appena fu pubblicato, da un signore che ha collaborato per la foto della casa di Thomas Andrews, sul gruppo facebook degli appassionati. E' un macigno, il formato è stranissimo (le pagine sono 15x18 cm per uno spessore di circa 5 cm) ma all'interno il saggio in sé è di 336 pagine circa. Il resto è composto da prefazione, glossario e bibliografia (che spero mi aiuti perché la sfilza di libri letti da questo storico per affrontare lo studio di questo periodo è immensa). Tolta la parte sulla storia della nave in sé che conosco già bene, questo libro è stata una piacevole sorpresa. Prima di tutto, io ammiro tantissimo Thomas Andrews che, per chi non lo sapesse, è colui che ha effettivamente progettato il Titanic e le navi gemelle (Olympic e Britannic). Questo libro mi ha dato la possibilità di saperne di più sulla sua vita e anche sui suoi ultimi giorni. Le testimonianze lo fanno sembrare un lavoratore instancabile, sempre pronto ad aiutare e a correggere i suoi errori.
Ma non ho potuto solo conoscere l'uomo che ha preferito morire per il suo fallimento che togliere la possibilità a qualcuno di salvarsi bensì anche altre persone. Sapevo già qualcosa su Ida e Isidor Strauss, il fondatore di Macy's e anche su Jack Thayer ma ho avuto modo di approfondire tantissimo anche le loro storie. Si nota tanto il talento di Russell nello scrivere biografie (tant'è che ha aggiunto un sacco di gossip su certi passeggeri) ma anche quello di storico. La parte più bella è che lui stesso è di Belfast e suo nonno gli parlava del Titanic perché aveva assistito al lancio! Con questo aneddoto ci tengo a sottolineare l'importanza dei nonni nel portare avanti l'interesse nei confronti della storia (io la mia passione l'ho presa sicuramente dal nonno, così come amo sia la lettura, sia la scrittura grazie alla nonna).
Mi ha decisamente aiutata a trovare una via per quanto riguarda la mia tesi ma soprattutto, nonostante abbia impiegato un mese a leggerlo, mi ha fatto pensare di fare la cosa giusta e non parlo solo della tesi stessa. Lui si è occupato di parlare delle persone perché sono loro che svolgono il ruolo più importante nella storia e ha in qualche modo "confermato" la mia passione per questa disciplina (che dovete approfondire, soprattutto in questo periodo storico).
Se vi va di leggere un saggio sui primi quindici anni del ventesimo secolo, questo fa decisamente per voi.
Voto finale: 5/5

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