Recensione! Collana DiVersi - E. Dickinson, A. Merini, G. Ungaretti

Oggi parliamo di qualcosa di diverso (che simpatica, dato che la collana di cui fanno parte queste raccolte si chiama DiVersi) e parliamo di poesia. Come avrete notato se mi seguite da febbraio, questo è stato l'anno in cui mi sono ufficialmente gettata sulla poesia, il che è strano per me. Ho deciso di sfidarmi ulteriormente leggendo queste tre raccolte in una settimana. Tre autori diversi, tre luoghi diversi, tre stili diversi.

Il primo libro che ho letto (e anche il primo uscito quest'anno per la collana) è stato quello su Emily Dickinson. Di quest'autrice non sapevo niente, addirittura pensavo fosse inglese ma è americana quindi lo zero assoluto. I temi che si ritrovano nelle sue poesie sono: la natura, la morte, la vita, l'amore e l'amicizia. Questa raccolta mi è piaciuta, ci sono state diverse poesie che mi hanno fatto riflettere e penso sia quello che la poesia in particolare, dovrebbe fare. La mia copia ha un bel po' di post it per ricordarmi quali sono state le mie poesie preferite però alcune le ho trovate molto ridondanti.
Nel complesso direi che il voto potrebbe essere di tre stelle su cinque.

Il secondo è stato il volume su Alda Merini. Anche di lei non sapevo praticamente niente. Eco la sua raccolta è stata più dura da affrontare perché ho trovato la sua poesia molto meno comprensibile di quella di Emily Dickinson, con troppi significati nascosti ma mi ha davvero lasciata senza parole leggere tutte quelle poesie sul suo ricovero in manicomio e la considero un'enorme testimonianza di come le malattie mentali venissero trattate negli anni Cinquanta e Sessanta.
Anche lei parla di natura, morte, amore e fede religiosa. Due poesie in particolare mi hanno colpito: "E più facile ancora" e "Ho conosciuto in te le meraviglie" (quest'ultima è decisamente la mia preferita).
Come voto darei due stelle e mezzo su cinque perché onestamente mi sono sentita un po' esclusa dal suo mondo mentre leggevo. Magari non mi sono concentrata abbastanza o non è il momento migliore per leggerle. So che le darò un'altra possibilità.

Il terzo e ultimo volume che ho letto è stato quello dedicato a Giuseppe Ungaretti. Su questo devo dire una cosa: l'ho studiato poco ma, assieme a Petrarca e a Saba, è il mio poeta italiano preferito tra tutti quelli proposti nei vari piani didattici. Unico difetto: l'adesione al fascismo. Non si sa se lo fece solo per la cattedra all'Università di Roma o per principi ma è comunque un difetto.
Questa raccolta mi è piaciuta molto. Si poteva fare meglio ma è stata comunque ottima per presentare l'autore. Amo le poesie scritte durante la guerra. Parla molto di morte per ovvie ragioni, di solitudine, di come la guerra ti tolga tutto - anche l'anima - e si sente proprio il suo dolore, il suo essere umano. Non ho messo post-it in questo volume perché se no sarebbero state più le pagine con un segnapagina che quelle senza. Come voto do quattro stelle su cinque. Mi sa che comprerò direttamente qualche raccolta completa la prossima volta.

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