Recensione! La cattedrale del mare, I. Falcones

Oggi parliamo di un romanzo storico di 640 pagine ambientato nel tardo Medioevo. Sarà stata una buona lettura?

La cattedrale del mare, Ildefonso Falcones
Traduzione di: Roberta Bovaia
Anno di pubblicazione: 2006
Anno dell'edizione: 2010
Casa editrice: Tea
Collana: I grandi
Trama: Barcellona, XIV secolo. Nel cuore dell'umile quartiere della Ribera gli occhi curiosi del piccolo Arnau sono catturati dalle maestose mura di una grande chiesa in costruzione. Un incontro decisivo, poiché la storia di Santa Maria del Mar sarà il cardine delle tormentate vicende della sua esistenza. Figlio di un servo fuggiasco, nella capitale catalana Arnau trova rifugio e quella sospirata libertà che a tutt'oggi incarna lo spirito di Barcellona, all'epoca in pieno fermento: i vecchi istituti feudali sono al tramonto e i mercanti e i banchieri sono in ascesa, sempre più influenti nel determinare le sorti della città, impegnata in aspre battaglie per il controllo dei mari. Intanto l'azione dell'Inquisizione minaccia la già non facile convivenza fra cristiani, musulmani ed ebrei... Personaggio di inusuale tempra e umanità, Arnau non esita a dedicarsi con entusiasmo al grande progetto della "cattedrale del popolo". E all'ombra di quelle torri gotiche dovrà lottare contro fame, ingiustizie e tradimenti, ataviche barriere religiose, guerre, peste, commerci ignobili e indomabili passioni, ma soprattutto per un amore che i pregiudizi del tempo vorrebbero condannare alle brume del sogno.
Recensione: Questo romanzo mi è stato consigliato perchè mi piacciono i libri di Carlos Ruiz Zafon. L'ho preso in scambio un anno fa e quando mi sono resa conto del genere, ho pensato che probabilmente mi avrebbe ricordato di più Marcello Simoni - altro autore che amo -.
Durante la quarantena hanno dato il telefilm su Canale 5 e vedendo il trailer mi aspettavo qualcosa di leggermente diverso da quello che ho trovato leggendo il libro. Il libro si apre, ahimè con un matrimonio rovinato da uno stupro. Purtroppo la violenza torna diverse volte nel corso del libro quindi se non ve la sentite di leggere scene simili o esplicite, evitate di prendere in mano quest'opera. Questo romanzo è ambientato nella Catalogna del XIV secolo quindi abbiamo dinamiche diverse da quelle attuali e viene spiegato molto bene il mondo di nobili e tutti i personaggi storici con eventuali battaglie combattute. Onestamente io mi perdevo un po' nei vari passaggi riguardanti questo barone e quel re e quell'altro nobile che vanno là e fanno la guerra a quella città che è appoggiata dal tale ecc... Ma allo stesso tempo è ciò che ci garantisce l'accuratezza storica. Lo stile narrativo è scorrevole ma fa sembrare tutta la storia una fiaba. I colpi di scena sono abbastanza attutiti da questo modo di scrivere tranquillo. Cambia solo nelle ultime 120 pagine circa e con lo stile narrativo cambia un po' la struttura ma non velocizza così tanto la narrazione. 
E' un romanzo pieno di eventi di ogni tipo, proprio per dimostrare quanto la vita sia fatta di alti e bassi di ogni genere e di come si alternino nel modo più impensabile. Fortunatamente i problemi si risolvono sempre. 
Una cosa che voglio sottolineare è come l'autore si sia impegnato per dimostrare quanto l'idea che una donna fosse fatta per obbedire e vivere praticamente solo per gli uomini. Penso che abbia cercato di far notare quanto questa mentalità sia antica e ancora radicata nelle menti umane. 
Ho apprezzato tanto questo romanzo, anche se ci ho messo molto a leggerlo ma capisco che non è per tutti. Ho trovato la serie tv su netflix e sembra fedele al libro, spero di vederla presto (anche se al momento sono fissata con Bake off e non vedo praticamente altro). 
Voto finale: 4/5

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