Recensione! Residenza Arcadia, D. Cuello

Oggi vi parlo della prima delle graphic novel scritte dal fumettista con cui ho aperto il 2020: Daniel Cuello. Ma Residenza Arcadia sarà stata all'altezza di Mercedes?


Residenza Arcadia, Daniel Cuello
Anno: 2017
Anno dell'edizione: 2020
Casa editrice: Bao Publishing
Trama: 
Un condominio, nella periferia di una grande città. Liti e battibecchi tra condomini, in un'escalation di lentezza geologica tra incomprensioni ataviche e antipatie immotivate. Sullo sfondo, una dittatura militare. Daniel Cuello costruisce il libro perfetto, dosando con sapienza da consumato narratore i divertenti siparietti tra i suoi leggendari vecchietti e una macro trama intrisa di amori taciuti, profonde lealtà, dolori indicibili e grida strozzate in gola.
Recensione:
La storia si apre con qualche tavola decisamente inquietante e continua con la storia di questi condomini ipocriti, egoisti, tutti con i loro segreti ma tutti con un obiettivo: far sì che i nuovi condomini (che non compaiono mai) vengano cacciati. Ci sono tante storie che si intrecciano, tante vite vissute in modi diversi che si scontrano tra di loro. Cuello ha questa grande voglia di analizzare l'animo umano e costruire personaggi ben formulati dal punto di vista caratteriale. Mi è piaciuto moltissimo leggere questo fumetto che sembra leggero ma leggero non è perchè non si tratta solo di questi condomini falsi che non vogliono una nuova famiglia ma si parla di un gruppo di persone che vivono in questo palazzo e hanno vite, sogni e segreti. Potranno anche avere un obiettivo in comune ma, assieme al luogo dove vivono, è l'unico elemento che possono condividere completamente. Il tutto in un contesto dittatoriale: si parla di terrorismo, di disertori, di persone che devono fare ciò che sta bene al partito, anche se questo significa non vivere la vita che si desidera, con chi si vuole. Si nota quanto manca la voglia di cambiamento anzi, come il cambiamento sia considerato negativo. Si nota la differenza tra le generazioni: chi ha superato la gioventù rinnega la necessità del cambiamento, chi è giovane ne ha bisogno. Il finale mi ha lasciato un vuoto ma mi è piaciuto molto leggere questa graphic novel.
Voto finale: 4/5

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