Recensione! Gli anni migliori, S. Casini

Bentornati o benvenuti! Anche oggi parliamo di un graphic novel della collana Visioni. Questa è uno di quelli che mi ispirava davvero tanto ma sarà stato all'altezza delle mie aspettative?


Gli anni migliori, Stefano Casini
Anno: 2018
Casa editrice: Tunuè
Trama: Il graphic novel, ambientato in una piccola località della riviera toscana, presenta Max e Saverio, due adolescenti senza pensieri, se non per le ragazze, che cercano di capire di più della vita. I loro anni migliori sono dedicati alla scoperta delle donne, alla musica rock… con sullo sfondo gli inizi degli anni ’70, le prime rivendicazioni femminili, personaggi d’antan, eroi “maledetti” e affascinanti.
Recensione: Escludendo il fatto che, tradotto, il titolo è lo stesso di quello di una delle canzoni più recenti della mia band preferita (Best Years dei 5 seconds of summer), questo libro mi attirava tantissimo. La copertina racchiude le sfumature del mio colore preferito, la trama è interessante, l'ambientazione è interessante, ho notato che in fondo al volume c'erano sia studi sui personaggi, sia un glossario con parole toscane usate nel testo. Insomma, c'era tanto potenziale. 
La storia non è stata esattamente come me l'aspettavo perchè dalla trama potreste pensare che è su entrambi i ragazzi mentre in realtà si concentra su Saverio. Non mi dispiace però mi sarebbe piaciuto conoscere meglio il personaggio di Max. Il linguaggio è volgare ma d'altronde l'ambientazione non richiede chissà quale linguaggio o chissà quale eleganza però capisco che a qualcuno possa dare fastidio.
Si parla di tanti temi, legati tutti all'adolescenza ma, più in particolare, all'adolescenza vissuta della Livorno degli anni Settanta. Ci sono tanti passaggi che riflettono il sessismo dell'epoca (e lo dico come se fosse davvero una cosa superata...) però onestamente, contestualizzando tutto, dà la possibilità di riflettere molto sulla nostra mentalità, su come questi ragazzi crescevano, sui modelli che avevano, sul machismo e su come condizionava gli adolescenti ma anche sulle relazioni tra le persone. Anche perchè il protagonista stesso si sofferma su queste riflessioni (anche se ovviamente non lo fa come potreste farlo voi da lettori). 
Fin da subito ho capito che i momenti di riflessione con il pescatore che incontra sulla riviera sono collegati alla sua vita e alla sua famiglia ma anche che sono il modo che il personaggio ha di esprimere i suoi pensieri nel fumetto (voglio dire: nei romanzi abbiamo i momenti di dialogo i momenti di narrazione dove veniamo a scoprire i pensieri dei personaggi. Questo dialogo era la stessa cosa ma risulta più adatto al formato in cui viene resa la storia). 
Ho adorato tantissimo l'ambientazione perchè la Toscana è una regione che non ho praticamente mai visitato e che vorrei visitare al più presto (anche se Stanis in Boris diceva che i toscani hanno devastato questo paese e gli do totalmente ragione). 
Artisticamente parlando ho adorato lo stile di questo autore. Bellissimo. C'erano delle tavole sul mare che occupavano un'intera pagina. Penso siano fatte con acquerelli e matite ma potrei sbagliarmi. Però per una persona che ha visto il mare poche volte, sono ancora più belle. 
Da parte mia, anche se non ha totalmente soddisfatto le mie aspettative ma mi è piaciuto molto e vi dico che secondo me, dovreste dargli una possibilità.
Voto finale: 4/5

Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione! Gli effetti secondari dei sogni, D. De Vigan

Book haul! Dicembre 2018

Recensione! Sotto il burqa, D. Ellis