Recensione! La collezionista di cose perdute, A. M. Smith

Desideravo leggere questo libro da quand'è uscito, ovvero dal 2013. Ma non sempre vale la pena aspettare.

La collezionista di cose perdute, Alexis M. Smith

Titolo originale: Glaciers
Traduzione di Marcella Maffi
Anno: 2013
Casa editrice: Frassinelli
Trama: 
Ci sono luoghi dove il tempo sembra essersi fermato, dove gli affetti hanno preso la forma morbida ed elegante di un libro dedicato con amore, di un abito indossato solo una volta, di una cartolina spedita da città magiche riflesse nella luce trasparente di placidi canali. Per Isabel, che ha negli occhi l'immagine struggente della sua terra d'origine costellata dai ghiacci, quei luoghi sono diventati famiglia e amici: nelle botteghe traboccanti di vecchi oggetti, lasciati indietro da altri, cerca e raccoglie le tracce di storie passate e di posti da sogno. Isabel colleziona piccole cose che qualcuno ha abbandonato, testimoni muti di magnifiche esistenze intorno alle quali la ragazza ricama con fantasia e tenerezza. Isabel si è innamorata. Non sa come sia successo, però Spoke, il ragazzo che le sistema il computer in biblioteca, dove lei restaura testi antichi, le fa venire voglia di appartenergli. È perfetto, così discreto, gentile, disponibile e pieno di attenzioni. Tanto che Isabel comincia a raccontarsi una storia nuova, non intessuta dei ricordi e delle cose altrui, ma quella che potrebbe nascere dall'incontro con Spoke. 
Recensione: Ho aspettato tanto per leggere questo libro e questo mi ha portato ad avere delle aspettative nei suoi confronti. La prima cosa che ci tengo a sottolineare è che è un libro brevissimo, tant'è che l'ho letto praticamente tutto in un giorno. Non tutte le pagine sono scritte, alcune non contengono nulla e altre solo il titolo del capitolo seguente. I capitoli sono brevi e divisi in paragrafi. Ci sono flashback e i pochi dialoghi presenti non riportano la punteggiatura normale. La storia è...molto basica e breve. In pratica abbiamo uno scorcio della vita di Isabel che vive a Portland in Oregon ma viene dall'Alaska. Fa la bibliotecaria e ha una cotta per un collega. Le piace collezionare oggetti vintage, tra cui lettere, foto e cartoline di altri. E la storia è tutta qui. Non sto scherzando, questo è tutto quello che troverete nel libro. L'atmosfera è quella di un sogno ad occhi aperti quindi per i sognatori come me è molto bella. Però si ferma lì. Non c'è stato nulla di questo libro, eccetto questa sensazione di essere in un sogno, che mi abbia fatto dire: "che bello, che libro prezioso". Niente. Nonostante sia scritto bene, non è riuscito a entusiasmarmi. Quindi tutto ciò che posso dire realmente di questo libro è che è una lettura veloce ma non posso assicurarvi di godervelo. Per me è stata una delusione enorme ma forse avevo aspettative troppo alte. 
Voto finale: 2,5/5

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