Recensione! L'abbazia dei cento peccati, M. Simoni (Codex Millenarius #1)

E' da un po' che non pubblico una recensione e mi scuso per la mia latitanza sul blog. Non era voluta ma, se mi seguite sui vari social lo saprete sicuramente, non sto leggendo moltissimo. Più che altro perché sono stata molto impegnata. Ma ho fatto del mio meglio per mantenere il mio hobby preferito, ovvero la lettura, una priorità nei momenti liberi in cui non ero troppo stanca. Quindi oggi parliamo di uno dei miei autori italiani preferiti e del primo volume di una nuova trilogia (nuova per me, non è appena stata pubblicata).

L'abbazia dei cento peccati, Marcello Simoni
Anno: 2014
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Insuperabili Gold
Trama: È l’agosto del 1346, quando il valoroso Maynard de Rocheblanche, sopravvissuto a una disfatta militare, entra in possesso di una pergamena con un enigma vergato. Quell’oscuro testo fa riferimento a una reliquia preziosa, avvolta nel mistero, il Lapis exilii. Sono molti coloro che hanno interesse a impossessarsene, primi fra tutti un ambizioso cardinale di Avignone e il principe Karel di Lussemburgo, desideroso di farsi incoronare imperatore. Per non far cadere l’inestimabile documento in mani sbagliate, Maynard sarà costretto a fuggire. Si recherà prima a Reims, presso la sorella Eudeline, badessa del convento di Sainte-Balsamie, poi nell’abbazia di Pomposa. Proprio lì avverrà il fortunato incontro con l’abate Andrea e il giovane pittore Gualtiero de’ Bruni, insieme ai quali proverà a scoprire la verità sulla reliquia. L’unico a conoscerla, tuttavia, è un monaco dall’aspetto deforme, che ha carpito il segreto del Lapis exilii da un luogo irraggiungibile, il monastero di Mont-Fleur.
Trigger warning: menzione di violenza fisica e sessuale, omicidio, perdita di un genitore, menzione di pratiche mediche dettagliate
Recensione:
Ho letto questo libro con mia nonna, dopo averlo preso in scambio tempo fa. Non so per quale motivo ma non lo avevo ancora letto. La prima cosa che ho notato è che è molto più lento rispetto agli altri romanzi che ho letto di Simoni ma i capitoli sono della lunghezza giusta, secondo le mie preferenze (ho amato i capitoli corti ne Il lupo dell'abbazia e ne La selva degli impiccati ma questi sono leggermente lunghi, se confrontati con quelli dei libri che ho appena citato). Seguiamo principalmente le vicende di Maynard che si sposta dalla Francia a Ferrara e della sorella, Suor Eudeline che rimane in Francia. I personaggi sono ben descritti e molto dettagliati. L'intreccio mi è piaciuto moltissimo, la storia è ben narrata come sempre. Il suo stile narrativo è leggermente cambiato nel tempo ma una cosa è rimasta la stessa: il suo talento nel ricostruire la parte storia alla perfezione, ovviamente concedendosi i cambiamenti che uno scrittore di romanzi storici può prendersi. Ho apprezzato il modo in cui personaggi storici inventati e quelli reali si mischiassero ma la cosa che ho amato di più è stata la descrizione di architetture e affreschi. Storia dell'arte rientrava tra le materie del mio corso di laurea ma, nel tempo, ho compreso che preferisco consumare l'arte più di studiarla. E Simoni di sicuro non si risparmia quando si tratta di descrivere qualcosa. D'altronde è laureato in Lettere, è stato archeologo e bibliotecario. Ha una cultura molto estesa e continua a studiare per scriverci romanzi molto accurati. Le sue conoscenze vengono sempre a galla e le note dell'autore sono ben accette perché la sua passione esce ancora di più allo scoperto, mentre spiega com'è nata la storia e come si è preparato sull'argomento. 
I suoi romanzi mi fanno sentire ancora una matricola del primo anno di triennale ma è la parte bella perché sanno catturare la mia curiosità. Ve li consiglio anche se il Medioevo non è il mio periodo storico preferito. Non penso davvero di essere mai stata delusa da un libro di Simoni ma su questo non posso che fare una critica al modo in cui il tempo sembra essere dilatato, durante la storia. 
Piccola nota della blogger: l'ho terminato nei giorni citati prima dell'epilogo. Ho adorato questa coincidenza. 
Voto finale: 4/5

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