Recensione! L'abbazia dei cento delitti, M. Simoni

Incredibile ma vero, per la prima volta nella mia vita, sto leggendo una saga per intero, senza interrompermi. Non mi è mai successo, per vari motivi. Ma oggi vi parlo del secondo volume della saga del Codex Millenarius di Marcello Simoni. Vi ho parlato del primo libro qui: L'abbazia dei cento peccati.

L'abbazia dei cento delitti, Marcello Simoni
Anno: 2015
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Insuperabili
Trama: Ferrara, 1347. Il cavaliere Maynard de Rocheblanche sta indagando sulla truce morte del monaco Facio di Malaspina, collegata alla ricerca del leggendario Lapis exilii. Per far luce sulla vicenda, Maynard deve accedere alla corte estense e guadagnarsi la fiducia del marchese Obizzo, signore di Ferrara. Intanto, nella vicina abbazia di Pomposa, l’abate Andrea assiste impotente alla fuga del suo protetto, il giovane miniaturista Gualtiero de’ Bruni, diretto ad Avignone con la speranza di ritrovare la madre. Ma l’inaspettato dilagare della peste nera sovverte i piani di tutti, in particolare quelli di Maynard, che si vede costretto ad affidare i segreti della sua indagine a qualcun altro… Il custode prescelto saprà salvaguardare il mistero del Lapis exilii e proteggerlo dalle brame di chi vuole scoprire ciò che deve rimanere nascosto?
Trigger Warning: omicidio, violenza, descrizione di cadaveri, perdita di un genitore, epidemia
Recensione: Temevo che questo libro fosse come il precedente, quindi non così pieno d'azione. Mi sono sbagliata. Direi anche per fortuna. In questo secondo volume è successo di tutto: viaggi da un paese all'altro, omicidi, incendi, rivelazioni incredibili, relazioni sentimentali più o meno ben viste...insomma, colpi di scena di ogni tipo. C'è pure la peste. 
Purtroppo non incontriamo Eudeline per almeno 18 capitoli, il che per me è un gran peccato perchè la trovo un ottimo personaggio e soprattutto ho avuto da ridire su alcune scelte di Maynard. Col fatto che succedevano più cose, la lettura è stata più accattivante. Come nel primo - e come per tutti i libri di Simoni - c'è una ricostruzione storica impeccabile (con tanto di note dell'autore) e questo vale anche per la parte riguardante la storia dell'arte. Lui sa scrivere, ha un talento che per me è difficilmente raggiungibile da altri scrittori. Ovviamente, concluso il libro e sapendo che ne manca uno per concludere la saga, la mia domanda è stata "cosa potrà mai succedere ancora?" ma effettivamente, nonostante molte domande abbiano trovato una risposta, ci sono alcune cose che non possiamo definire concluse. Però mi è piaciuto il modo in cui gli eventi si sono susseguiti e le tempistiche. Ho apprezzato ancora una volta i capitoli brevi, alcuni più di altri, che per me danno una velocità diversa alla narrazione. 
Sono pronta per terminare la saga? Non so, una parte di me dice di sì ma l'altra non ha ancora voglia di salutare Maynard, Eudeline, Isabeau, Gualtiero e nemmeno Padre Andrea. Però non vedo comunque l'ora di farlo perchè ci sono ancora cose in sospeso e la storia mi sta piacendo molto. 
Voto finale: 5/5

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