Recensione! L'abbazia dei cento inganni, M. Simoni

Potete finalmente segnare sul calendario che questo evento più unico che raro è accaduto: ho terminato una saga. E in pochissimo tempo! 

L'abbazia dei cento inganni, Marcello Simoni
Anno: 2016
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Gli insuperabili
Recensioni dei volumi precedenti: Vol. 1 // Vol. 2
Trama: Ferrara, inverno 1349. Un’inquietante processione di gente incappucciata si aggira nelle selve vicino alla città, terrorizzando chiunque abbia la sfortuna d’imbattervisi. E mentre si diffondono voci su riti satanici e segni dell’apocalisse, c’è chi scorge in quelle apparizioni un astuto complotto. Tra loro anche l’impavido cavaliere Maynard de Rocheblanche che, con l’appoggio della Santa Inquisizione, intraprende un’indagine per cercare di far luce sulla verità. L’impresa si rivelerà tuttavia più difficile del previsto, perché sono molti i prelati più interessati ai suoi segreti che a risolvere il caso. Maynard è infatti l’unico custode del mistero più grande della cristianità, la leggendaria reliquia attribuita a Gesù, il Lapis exilii. E questa volta, privato dell’appoggio dell’abate di Pomposa, potrà fare affidamento solo sulla sorella, la monaca Eudeline, per difendere se stesso e i propri amici e cercare di svelare l’intrigo che lo coinvolge.
Recensione: Ovviamente, dopo aver letto il secondo volume, le aspettative per questo erano alte ma non capivo dove sarebbe andata a parare la storia: c'erano davvero poche cose in sospeso. Iniziando a leggere ho pensato "ma perchè dobbiamo aggiungere questa cosa? Perché inserire anche questo?". Senza fare spoiler per chi ancora deve leggere questo volume, parlo della processione e dei riti satanici. L'ho trovata una forzatura, un modo per allungare la trama. Anche perchè, in seguito, viene sviluppata ma fino a un certo punto. Arriviamo alla fine della storia e vediamo che questa parte era solo uno dei mille inganni di cui si parla nel libro, però lo scopriamo rimanendo in superficie. Per quanto riguarda i personaggi principali e ciò che avevamo già iniziato a scoprire nei due volumi precedenti, ho avuto anche lì qualche delusione: non ho compreso bene certe scelte dei personaggi o lo svolgimento di certi eventi. Ho solo capito che Maynard è un personaggio molto fortunato, nonostante tutto. Mi è piaciuto veder maturare Gualtiero, anche se è poco presente in questo libro, così come Eudeline e Isabeau che compaiono soprattutto nella seconda parte del libro. Il circolo di inganni pare assurdo, in certi momenti ma la scrittura di Simoni dimostra sempre una grande cura dei dettagli. Per non parlare dell'inserimento, anche qui, di tutte quelle nozioni di storia e storia dell'arte che davvero fanno la differenza. Ci sono tanti autori che scrivono romanzi storici senza documentarsi più di tanto ma tra di loro non c'è di sicuro Simoni. 
Nel complesso la saga mi è piaciuta molto ma non è al livello del Mercante (di cui devo ancora leggere l'ultimo volume). Il mio preferito tra i tre libri è il secondo, L'abbazia dei cento delitti, dove c'è un perfetto mix di azione ed evoluzione dei personaggi, assieme a ottimi colpi di scena. Sono sicura che a qualcuno piacerà più che a me ma va benissimo così, io ve la consiglio comunque!
Voto finale: 4/5

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