Recensione! Il segreto della libreria sempre aperta, R. Sloan

Questo libro è uscito dieci anni fa, forse è giunto il momento di rispolverarlo.

Il segreto della Libreria Sempre Aperta, Robin Sloan
Titolo originale: Mr Penumbra's 24-hour bookstore
Tradotto da Giovanni Arduino
Anno: 2013
Casa editrice: Corbaccio
Trama: La crisi ha centrifugato Clay Jannon fuori dalla sua vita di rampante web designer di San Francisco, e la sua innata curiosità, la sua abilità ad arrampicarsi come una scimmia su per le scale, nonché una fortuita coincidenza l’hanno fatto atterrare sulla soglia di una strana libreria, dove viene immediatamente assunto per il turno...di notte. Ma dopo pochi giorni di lavoro, Clay si rende conto che la libreria è assai più bizzarra di quanto non gli fosse sembrato all’inizio. I clienti sono pochi, ma tornano in continuazione e soprattutto non comprano mai nulla: si limitano a consultare e prendere in prestito antichi volumi collocati su scaffali quasi irraggiungibili. È evidente che il negozio è solo una copertura per qualche attività misteriosa. Clay si butta a capofitto nell’analisi degli strani comportamenti degli avventori e coinvolge in questa ricerca tutti i suoi amici più o meno nerd, più o meno di successo, fra cui una bellissima ragazza, geniaccio di Google. E quando alla fine si decide a confidarsi con il proprietario della libreria, il signor Penumbra, scoprirà che il mistero va ben oltre i confini angusti del negozio in cui lavora.
Recensione: La trama era troppo invitante per non leggerlo! Una libreria aperta 24 ore su 24, un mistero, libri strani e incomprensibili che solo alcuni clienti vogliono...dovevo leggerlo, anche se le aspettative non erano altissime perchè è un libro di appena 304 pagine. Davvero bastano per scrivere un buon mistero e risolverlo? A quanto pare sì. Senza spoilerarvi nulla, in questo romanzo succede davvero di tutto (insomma, manca qualche omicidio ma del resto ci si trova un ottimo mix di situazioni e cose particolare). 
Fin dalle prime pagine si può capire se Clay, il personaggio principale, farà per voi. Io l'ho adorato: è molto spiritoso e curioso, che è una benedizione ma anche un lato negativo quando ci sono di mezzo persone e libri strani. Anche i suoi amici sono molto particolari: ognuno di loro ha una caratteristica che li fa emergere rispetto a chiunque altro. I personaggi sono pochi quindi è facile stare al passo con ciò che accade. Il modo di narrare la storia è molto semplice anche se, concentrandosi molto sul rapporto tecnologia-libro, ci sono molti termini tecnici.
Quest'argomento, quello del distacco tra libro (come oggetto culturale e fisico) e le nuove tecnologie, così come i loro punti d'incontro e come il progresso possa aiutare le scienze umanistiche, è stato davvero un ottimo tema da affrontare un libro così breve e così originale. Mi è piaciuto moltissimo, sotto ogni riflessione dell'autore: le idee dei tradizionalisti, l'idea di conservazione e preservazione della cultura, l'idea del progresso e della capacità di evolversi senza per forza cancellare il passato...sono tutte idee che noi che abbiamo studiato scienze umanistiche conosciamo bene e su cui dobbiamo riflettere. Non so se è così anche per chi studia Lettere, ma io a Beni Culturali ho dovuto affrontare l'argomento in diversi corsi, come biblioteconomia, archivistica e storia del libro e dell'editoria e penso sia importantissimo.
Questo romanzo mi è piaciuto in ogni sua parte: nella storia, degli argomenti, nei personaggi e nelle riflessioni che ne sono derivate. In più è molto divertente, grazie alla narrazione dal punto di vista di Clay, che è proprio simpatico.
Ve lo consiglio volentieri! Spero di recuperare la storia sul signor Penumbra. 
Voto finale: 5/5

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