I "disperatamente abbandonati" e le letture peggiori del 2022

Quest'anno ho deciso di unire i libri che non mi sono piaciuti a quelli che ho abbandonato perché sono stata molto fortunata: fino alla fine dell'anno, ho avuto modo di leggere molti libri che mi sono piaciuti. Vi ricordo che potete anche vedere il video su questa rubrica qui: YOUTUBE

Il primo libro che ho abbandonato è stato Il caffè delle seconde occasioni di Alison Kent. Questa è la trama: Kaylie ha deciso di tornare a Hope Springs, la cittadina in cui è cresciuta circondata dall’affetto di Winton e May, che l’hanno accolta nella loro famiglia come una figlia. Ora che non ci sono più, ha acquistato la casa in cui ha vissuto con loro e ha deciso di trasformarla in un ristorante, il Two Owls Café. Kaylie vuole dare una svolta alla propria vita, e vuole farlo a partire dalla passione più grande che May le ha trasmesso: preparare dolci, soprattutto brownies. Sarà Ten Keller, il tuttofare più abile della città, gentile e affascinante, a occuparsi dei lavori. Ten è subito attratto dalla nuova arrivata, ma l’animo di Kaylie è chiuso e indurito dalle esperienze drammatiche di un passato che la tormenta ancora nei suoi incubi notturni. I suoi veri genitori l’hanno abbandonata da bambina, e lei ha bisogno di scoprire come sono andate le cose. Quando anche Ten le rivela una macchia oscura nei propri ricordi, Hope Springs sembra poter diventare lo sfondo perfetto di una splendida storia di amore e di riscatto.
Questo libro è estremamente prevedibile. Non è sempre un problema ma in questo caso per me lo è stato. I personaggi non mi sono piaciuti: da una parte l'autrice cercava di renderli misteriosi affinché si aprissero pian piano ma penso che non le sia riuscito tanto bene. Dall'altra erano proprio piatti. Alla fine il libro mi risultava molto noioso.

Il secondo libro che ho abbandonato è Until Friday Night di Abby Glines, pubblicato da Simon Pulse. Questa è la trama: Maggie non parla più. Due anni fa è successo qualcosa che ha devastato la sua vita. Un giorno viene mandata a vivere dagli zii che hanno un figlio che è suo coetaneo. Brady, suo cugino, è il quarterback della squadra di football della scuola e non è entusiasta all'idea di avere sua cugina tra i piedi, soprattutto perché è una grande distrazione per i suoi compagni di squadra. Fra tutti spicca West: bello ma perennemente scontroso. Tutti vedono il suo comportamento, è un ragazzo spavaldo e impertinente ma nessuno sa che si comporta così solo perché non vuole che nessuno sappia dell'immenso dolore che prova vedendo il padre morire di cancro giorno dopo giorno. Ovviamente non potrebbe mai stare con Maggie e non può neanche lasciare che l'unica persona che potrebbe capirlo si avvicini troppo a lui. Ma non possono fare a meno di incontrarsi e condividere il loro dolore. 
L'ho abbandonato perché West è un personaggio estremamente problematico. Purtroppo so che il dolore non ti fa agire sempre lucidamente ma scegliere di comportarsi male volontariamente è un altro discorso. Entro pagina 60 si arriva a parlare dell'idea di picchiare qualcuno e io non ci ho visto più, come se il tipico cliché del "ragazzo e ragazza soffrono e si salvano a vicenda" non mi stesse bastando. Non è un cliché che mi turba troppo, mentre leggo la storia (anche se è un tantino problematico), ma qui è proprio a livelli estremi. 

Ho abbandonato un terzo libro, ovvero Il meraviglioso Natale delle sorelle McBride di Sarah Morgan, pubblicato da HarperCollins Italia. La trama è questa: Nella suggestiva cornice delle Highlands innevate, Suzanne McBride sogna un Natale indimenticabile con le sue figlie adottive, che dopo molto tempo torneranno a casa per le vacanze. Non vede l'ora che la famiglia sia riunita, eppure la tensione è alle stelle. La maggiore delle sue figlie, Hannah, una razionale donna in carriera che si è trasferita a New York, sa che non può evitare di trascorrere il Natale con la famiglia, ma non sono le aspettative dei suoi cari a spaventarla, quanto piuttosto il segreto che custodisce. Beth, che è felicemente sposata e madre di due bambine, abita anche lei a New York ed è altrettanto preoccupata all'idea di tornare in Scozia. Sta attraversando una profonda crisi personale, e tutto quello che vorrebbe per Natale è avere un po' di tempo per riflettere e capire se è davvero pronta a tornare al lavoro. Stare con le sorelle dovrebbe aiutarla a rilassarsi, non farla innervosire! Posy, la minore, è l'unica che è rimasta a Grensay. Non è molto soddisfatta della sua vita, ma i genitori dipendono da lei, e andarsene di casa le sembra rischioso... anche se non quanto innamorarsi dell'affascinante Luke. Mentre le vacanze si avvicinano, Suzanne si rende conto che per realizzare il suo sogno non può che affidarsi alla magia del Natale, sperando di far capire alle figlie che il loro legame è abbastanza forte da resistere a tutto. Anche a un Natale in famiglia.
Il mio problema con questo romanzo, che ho avuto in libreria per tre anni prima che mi venisse in mente di leggerlo, è che la storia è estremamente prevedibile. Così prevedibile che mi ha annoiata. Non sono riuscita a legare con nessuno dei personaggi e, quando mi sono decisa a lasciarlo andare, ho sfogliato la parte che mi mancava e ho realizzato che andava tutto come avevo previsto! 

Per quanto riguarda i libri che non mi sono piaciuti, il numero è lo stesso: parlerò solo di tre libri. Sono stata fortunata, in fatto di letture, quindi non posso fare a meno di esserne felice.
Il primo libro che non mi è piaciuto è stato Stesso sangue di Tito Faraci e Francesco Ripoli, ispirato al racconto di Alessandro Baricco, pubblicato da Feltrinelli. La trama è questa: Un imprecisato paese ispanico: un regolamento di conti. Muore un uomo con il figlio. La figlia nascosta in una botola si salva. Tempo dopo una vecchia signora parla con un uomo che vende biglietti della lotteria. Il passato ritorna, ma senza sangue. 
Non mi è piaciuto perché non l'ho capito. Cioè, se qualcuno mi chiedesse di fare un riassunto di questo fumetto/racconto, riuscirei fino a un certo punto. Il finale mi ha lasciata completamente senza parole proprio per la mia incapacità di capirlo. Forse ho un problema con Baricco. 

La seconda lettura che vi cito è sempre un fumetto. In questo caso vi parlo di unastoria di Gipi, pubblicato da Coconino Press. La trama è questa: UNASTORIA sono due storie. Quella di Silvano Landi, uno scrittore che alla soglia dei cinquant'anni vede la sua vita andare in pezzi, e quella del suo antenato Mauro, soldato nella carneficina della Prima guerra mondiale.
Il problema che ho avuto con questo fumetto è diverso: dal punto di vista artistico, è stupendo. Di una bellezza unica. Ma dal punto di vista della storia, mi ha confuso molto. Viene narrata in un modo troppo schematico per poter ricostruire bene i due intrecci. Peccato perché, come dicevo, le tavole sono bellissime.

L'ultimo libro di cui vi parlo è Genuine Fraud di E. Lockhart, pubblicato da Delacorte press. La trama è questa: È furba, decisa, determinata. Jule West Williams nella vita ha subito tante ingiustizie e sa che cosa significa non avere niente. È per questo che ora nulla la spaventa. Jule non ha paura di scappare, innamorarsi, reinventarsi in mestieri e vite sempre nuovi, ma anche sempre più pericolosi. Ed è proprio tra una vita e l’altra che incontra Imogen. Le due ragazze non hanno praticamente niente in comune. Immie è ricca, di buona famiglia, vive tra New York, Londra e Martha’s Vineyard. Ha tutto ciò che Jule ha sempre desiderato. Eppure tra loro c’è subito intesa. L’intesa diventa amicizia e poi ossessione: improvvisamente a Jule la vicinanza di Imogen non basta più. Lei vuole essere Imogen. In un attimo, il legame tra loro diventa un vortice che gira sempre più veloce. E da cui, una volta risucchiati, è impossibile uscire vivi.
Non mi è piaciuto perché non sono riuscita a creare un legame con i personaggi e la storia, che viene raccontata al contrario (dalla fine all'inizio) aveva del potenziale ma non è stata sviluppata bene.
La recensione completa è qui: Genuine Fraud.

Spero che anche il vostro anno sia stato buono a livello di letture, ma anche in generale. Quali sono stati i vostri libri peggiori dell'anno? Vi aspetto per parlarne nei commenti e sui social! 

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