Recensione! The last library, F. Sampson

Eccoci qui con un'altra recensione! Onestamente non so quando arriverà la prossima perché nel frattempo mi sono presa il covid e non ho letto nulla per giorni! Quest'anno sono molto inconsistente con i post e per questo vi ringrazio ancora di più per il grande supporto che mi date sempre.

The last library, Freya Sampson
Titolo italiano: La biblioteca delle ultime possibilità
Anno: 2021
Casa editrice: Zaffre
Trama: 
June Jones è una giovane e timida bibliotecaria, che non ha mai lasciato il sonnolento villaggio inglese in cui è cresciuta. Solitaria e riservata, preferisce trascorrere il tempo sepolta nei libri piuttosto che avventurarsi nel mondo, e si chiude sempre di più in se stessa e nei ricordi. Il consiglio comunale annuncia di voler chiudere la biblioteca dove June lavora e lei è costretta a uscire da dietro gli scaffali e trovare il coraggio necessario per salvare il proprio lavoro, il cuore della comunità e il luogo che custodisce i ricordi più cari di sua madre. Un gruppo di eccentrici ma devoti frequentatori della biblioteca decide di portare avanti una campagna, “Friends of Chalcot Library”, per impedirne la chiusura e June, sostenendo la stessa causa, si apre ad altre persone per la prima volta da quando sua madre è morta e scopre cosa vuol dire avere degli amici. June dovrà finalmente imparare a fidarsi degli altri. Per una volta, è determinata a non cadere senza lottare. E forse, combattendo per la sua amata biblioteca, potrà salvare anche se stessa.
Recensione: Di solito so sempre cosa dire su un libro eppure, per questo, faccio fatica a trovare qualcosa in particolare.
La storia è semplice e carina. June è una ragazza in cui tante persone potrebbero riconoscersi, a me ha ricordato un'amica di vecchia data ad esempio. Sono belli i libri in cui si parla di lettori appassionati perché d'altronde è quello che siamo anche noi che leggiamo quelle storie. 
Mi è piaciuta l'ambientazione - e non parlo solo del piccolo villaggio inglese - però mi ha fatto pensare che noi abbiamo un'altra visione di biblioteca rispetto a loro. Nulla di nuovo, mi ricordo del manuale di biblioteconomia che ho dovuto studiare nel 2018 per l'esame in triennale e le riflessioni degli autori sul ruolo delle biblioteche all'estero e in Italia, e la storia riflette bene quello che ho studiato. 
Mi è piaciuto pensare alla biblioteca come a un luogo in cui la comunità può trovare un rifugio, oltre che essere un posto che fornisce elementi per crescere in tanti sensi. L'autrice ha saputo trasmettere il senso di gruppo, di unione, il calore che deriva dalle persone che si riunivano in biblioteca. Questo mi è piaciuto molto. E anche la storia di June - una storia di ansia, lutto, paura, rassegnazione, solitudine ma anche di amore e speranza, voglia di vivere e di crescere - mi è piaciuta. 
Però se devo dire tutta la verità su questo libro, ed è una verità che rattrista molto anche me, mi tocca dire che questo romanzo è poco memorabile. Non ha nulla che non vada davvero bene anzi, è proprio un bel libro. Eppure rimango sempre dell'idea che non è il migliore che abbia mai letto. 
In ogni caso ve lo consiglio e magari un giorno lo rileggerò e apprezzerò di più. 
Voto: 3,5/5

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