Recensione! L'eredità dell'abate nero, M. Simoni

Benvenuti o bentornati! Da quant'è che non pubblico una nuova recensione? Mi sembrano passati anni, ma penso sia passato solo un mese, in realtà. Ho iniziato un'altra saga, la cosa vi stupisce? Immagino di no!

L'eredità dell'abate nero, Marcello Simoni, Secretum Saga
Anno: 2017
Casa editrice: Newton Compton Editori
Collana: Nuova narrativa Newton
Trama: Firenze, 21 febbraio 1459. Il banchiere Giannotto de' Grifi viene ucciso in circostanze misteriose nella cripta dell'abbazia di Santa Trinità. L'unico testimone è Tigrinus, un giovane ladro di origini ignote, dai capelli neri striati di bianco. Intrufolatosi nell'edificio per fare razzia di gioielli, ha assistito al delitto, ma a caro prezzo: viene arrestato con l'accusa di omicidio. Scagionarsi sarà solo la prima delle prove che dovrà superare, poiché da quel momento dovrà anche sfuggire alla vendetta degli eredi della vittima: il figlio, Angelo de' Bruni, e la nipote, Nunzia de' Brancacci. E mentre si complica l'intrigo in cui Tigrinus è invischiato, dalle indagini emerge una sconvolgente verità su messer Giannotto: la sua morte sarebbe legata a un tesoro che si trova su una nave proveniente dall'Oriente. Tigrinus dovrà stringere un patto con il potente Cosimo de' Medici e affrontare un incredibile viaggio per mare che lo porterà alla ricerca di un uomo sfuggente e imprevedibile. Un uomo che pare conoscere tutto sul suo passato. Un uomo chiamato l'abate nero.
Recensione: Ho letto tantissimi libri di Simoni, quindi penso di aver fatto l'abitudine a certi aspetti dei suoi romanzi. Allo stesso tempo, se dovessi consigliarvi un romanzo da cui partire, probabilmente vi consiglierei questo, per poter famigliarizzare con il suo stile. Non che voglia tradire la saga del Mercante di libri però...devo dire che questo romanzo mi ha catturata moltissimo e ho pensato che fosse adatto anche a chi magari non legge tanti romanzi storici, a chi adora storie con avventure e magari con trame non troppo complicate. 
Come avrete capito leggendo la trama del libro, parte tutto da un omicidio che pare essere già stato risolto con la cattura di Tigrinus. Eppure non è così, è solo l'inizio di un lungo viaggio (e non solo in senso metaforico). Non avevo ancora incontrato i Medici nei romanzi di Simoni, quindi mi ha fatto piacere trovare una storia ambientata nella Firenze di Cosimo de' Medici. 
Tigrinus di fatto è il protagonista, anche se seguiamo più personaggi con i loro punti di vista. È lui al centro della storia, è lui che parte per un viaggio che lo porterà a risolvere l'omicidio per cui era stato arrestato, a scoprire chi ha truffato i Bruni e a scoprire qualcosa anche su se stesso. Personalmente l'ho adorato: non so perché, ma i personaggi che preferisco, tra quelli scritti da Simoni, di solito sono coloro che commettono crimini. In più penso che Tigrinus sia il protagonista più giovane tra tutti quelli dei romanzi di questo autore: ha ventitré anni all'inizio vero e proprio della storia (quindi escludendo il prologo). 
Certo, la trama non è così piena di mistero come quella di altri romanzi scritti sempre da questo autore e tende a rendere il libro parzialmente autoconclusivo. So che suona stranissimo come commento per il primo volume di una saga ma ciò che parte in questo libro, viene in buona parte risolto entro la fine. Rimangono quesiti decisamente troppo grandi da poter risolvere in così poco spazio ma ci dà speranza per il prossimo volume (che, spero di riuscire a recuperare presto, anche se il destino o Poste italiane mi sono apparentemente contro dato che pare essere andato perso, per il momento). 
Un altro motivo per spingervi a leggere questo libro? I capitoli corti. Mi spiace ma per me un libro con i capitoli brevi sarà sempre un libro affascinante.
Voto: 5/5

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